Era un calciatore cinese pagato più dei suoi colleghi europei e una volta fu portato allo stadio per una partita in elicottero: ecco quanto era venerato a Hong Kong l’ex portiere della Malesia “Crazy Sword” Chow Chee Keong.
Chow è morto nel 2018, un mercoledì mattina, nella sua nativa Malesia all’età di 69 anni. L’ex portiere della Cina meridionale rimane ancora oggi uno dei più grandi giocatori asiatici, avendo vinto il premio come migliornumero uno della Confederazione asiatica di calcio per cinque anni consecutivi dal 1966 al 1970.
Immagini di un’intera carriera tra i pali. Da autentica star
Quando arrivò per la prima volta a Hong Kong per giocare professionalmente, fu trattato come un re: guadagnava uno stipendio di HK$2.500, più di quello di famose star britanniche come Derek Currie e Walter Gerrard.
“Lo ricordo molto bene”, ha detto Lawrence Yu Kam-kee, ex presidente della Federcalcio di Hong Kong. “Era il miglior portiere dell’Asia e il fatto di avere il miglior portiere della regione dimostra lo status di Hong Kong in quel momento”.
All’epoca era il giocatore più pagato a Hong Kong, anche più di tutti i calciatori d’oltreoceano, cosa inaudita per un atleta cinese. Molti ricordano ancora che arrivò ad una partita in elicottero. Era molto popolare tra i tifosi e ha dato un grande contributo al calcio di Hong Kong.
Chow giocava già nelle nazionali malesi a soli 15 anni e fu il primo del suo paese ad andare all’estero quando firmò per il Bedford Town in Inghilterra nel 1967.
Ha giocato a Hong Kong dal 1970 al 1982 per South China, Tung Sing, oltre brevi periodi con Jardines e Rangers.
Chow attirò l’attenzione dei club di Hong Kong quando fece un tour della città nel 1968 con una squadra cinese malese. Dopo le apparizioni come ospite contro i Rangers, ha firmato per Jardine nel 1970 per uno stipendio record per Hong Kong di 2.500 HK $ al mese. Dopo che Jardine si ritirò dal campionato, giocò tre stagioni ricche di trofei con il South China prima di trasferirsi al Tung Sing nel 1974 per quella che allora era l’enorme somma di 7.000 HK$ al mese più l’alloggio.
Tornò ai Caroliners nel 1977 e partì per la Malesia due anni dopo prima di tornare a Hong Kong per brevi periodi, ancora con South China e poi Rangers.
Ha anche rappresentato la Malesia alle Olimpiadi di Monaco nel 1972.
“Fino al suo ultimo respiro è rimasto un combattente”, ricorda sua moglie, Christine Kwok. Suo figlio, Adrian Chow, ha aggiunto che “ha desiderato a lungo restare con noi”.
Chow è morto presso il Centro medico dell’Università della Malesia a Kuala Lumpur. Si dice che avesse sviluppato un’infezione che si era diffusa ai suoi organi. Aveva subìto anche un intervento chirurgico di bypass e qualche tempo dopo aveva avuto un’ emorragia interna. Inoltre, Chow soffriva di cancro alla vescica urinaria.
Mario Bocchio