Dai primi calci dati al pallone tra i cortili e le campagne della Bassa, ai club blasonati: si è spento l’ex calciatore Angelo Paina, 75 anni, nato nel 1949 a Senna Lodigiana e cresciuto a Coste Fornaci di Casale. Fu centravanti al Milan e all’Atalanta, all’epoca di Titta Rota e a fine anni Settanta. Dal 2017 era ospite del centro Alzheimer della Fondazione don Palla, a Piazza Brembana, dove è spirato.
Attaccante centrale, ha vestito la maglia nerazzurra nelle stagioni 1977-’78 e 1978-’79. Sono complessivamente state 43 le sue presenze in campo con la maglia nerazzurra, mentre sono stati 7 i gol realizzati. Nell’annata 1977-’78 mise a segno una rete in Coppa Italia, due in Serie A e tre nell’Intertoto; un solo gol, nella massima serie, nel 1978-’79.
Paina aveva vestito anche le maglie di Milan (quattro partite ufficiali in rossonero, club nel quale era cresciuto), Padova – debutto tra i professionisti a fine anni Sessanta – Taranto, Spal e Triestina. In carriera ha collezionato 38 presenze e 3 reti in Serie A e 182 presenze e 43 reti in Serie B. Nella sua bacheca anche la vittoria di un Europeo Under 19. Si era ritirato nel 1980.
Nella Triestina fu centravanti nelle stagioni 1968-’69 e 1969-’70 . Tornò poi al Grezar nel 1979-’80, l’anno successivo al famoso spareggio promozione contro il Parma di Carlo Ancelotti. Giocò poco, in quell’annata, per problemi alla tibia, ma seppe comunque farsi apprezzare. Vinse il Torneo Anglo-Italiano.
Con la maglia della Spal
Approdò in riva allo Jonio nell’estate del 1971. Con la maglia del Taranto disputò tre tornei di serie B, collezionando 98 presenze e realizzando 18 reti.
Paina nell’Atalanta
Originario del lodigiano, di Paina dicono un gran bene anche a Ferrara. Indossò infatti la gloriosa casacca della Spal negli anni Settanta, dal 1974 al 1977, quando collezionò 85 presenze e 26 reti realizzate.
Un gigante buono, ricordano gli addetti ai lavori di quegli anni, un buon centravanti di categoria, forte di testa e dotato di un ottimo sinistro. Realizzò gol molto belli e e importanti con la maglia degli estensi e con Pezzato e Pelliccia formava il terzetto di punte della “P3” che tanti ricordano con affetto e nostalgia.