Mastino d’altri tempi, in nerazzurro ballò una sola stagione. Ma con un record invidiabile e difficilmente eguagliabile. Stiamo parlando di Carlo Cornacchia.
Non era un calciatore dai grandi numeri. Casomai, da molti numeri di maglia: oltre alla solita 5, a Bergamo anche la 2 e la 4. In quell’Atalanta da permanenza in A e stop, a dispetto dell’ubriacatura da coppe degli anni di Mondonico (Coppa delle Coppe 1987-‘88 in B, due qualificazioni di fila alla Uefa, la seconda guidata da Piero Frosio fino all’esonero), 13 presenze da titolare su 21 e 2 in Coppa Italia in mezzo a un reparto che annoverava Bigliardi, Porrini e Valentini, suo compagno già in Sardegna.
Ma a rendere celebre Cornacchia è la data del 12 aprile, precisamente del 1992: infilandone un tris di testa al Foggia di Zeman in soli 14 minuti, detiene il record di ruolo per la tripletta più veloce di sempre. Dal 74′ all’87’, dopo il botta e risposta tra l’autogol di Consagra e Baiano nel primo tempo e la fuga dell’illusione dei Satanelli: autogol di Minaudo (traversone di Baiano), Shalimov e Rambaudi. Sotto la Curva Nord, il massimo. Da mastino abile e arruolato nell’Atalanta di Bruno Giorgi, edizione 1991-’92, prima che su quella panchina venisse a sedersi Marcello Lippi, l’altro sosia autorizzato di Paul Newman del calcio italiano.
Quell’impresa memorabile (due su cross da fermo di Nicolini, uno tuffandosi in orizzontale quasi rasoterra sulla palla di Strömberg) consentì ai nerazzurri di fare 4-4 in una partita che pareva strapersa, rendendo Cornacchia la leggenda veloce e passeggera quanto una meteora. Il miracolo collettivo l’aveva già messo in bacheca nel Cagliari di Claudio Ranieri, con la doppia promozione dalla C1 a cui lui partecipò però dalla cadetteria e la salvezza. Nel terzo campionato pro, la gavetta precedente da fuoruscito del vivaio del Torino: Campania, Prato e biennio alla Reggiana. Quindi Bergamo, Napoli, biennio ad Ancona e chiusura nel Rimini nel ’97.
Director of the Boys Division presso Colorado Storm Castle Rock, recita alla voce professione il suo profilo facebook. Poco aggiornato: ha fatto l’analista video al Nantes e al Watford per Ranieri, mentore della parte più importante della sua carriera.
Tutto cominciato coi Colorado Rush portandosi dietro la moglie statunitense e le due figlie, nel 2004, per lo stopper barese di Altamura, 18 gol in carriera nei soli campionati, laurea in fisioterapia in tasca e anche una collaborazione all’attivo con la Pallacanestro Reggiana. Lui, Cornacchia, atalantino d’America. E di Francia e d’Inghilterra…