L’anniversario di un gol non viene ricordato spesso. Capita a reti storiche, gesti tecnici indimenticabili di grandi campioni. La rovesciata di Youri Djorkaeff con la maglia dell’Inter rientra di diritto in questo ristretto club. Sono passati ventiquattro anni da quel freddo 5 gennaio a San Siro, però ancora oggi basta digitare il nome del francese su YouTube per capire quanto quel gol venga visto e rivisto anche da chi, nel 1997, non era ancora nato.
È il 5 gennaio del 1997, a San Siro si sta giocando Inter-Roma e i padroni di casa conducono per una rete a zero grazie al gol siglato al decimo da Maurizio Ganz, perfettamente assistito da Zanetti. La Roma non reagisce, Totti segna ma il suo gol è annullato per fuorigioco. A sei minuti dal 45′, ancora Ganz impegna il portiere giallorosso Sterchele con un tiro da fuori area: l’estremo difensore, però, non è perfetto e respinge con il ginocchio. Il suo compagno di squadra, il difensore Petruzzi, sbaglia il rinvio, alzando un campanile sul quale si avventa Djorkaeff che tira fuori dal cilindro la rovesciata che ancora oggi viene ricordata. I tifosi presenti allo stadio gli tributano una lunga standing ovation e lo stesso direttore di gara, Graziano Cesari, si complimenta con lui mentre rientra a centrocampo.
La partita finirà 3-1 per i ragazzi allenati da Roy Hodgson, che non vincevano da due mesi: a siglare gli altri due gol furono Delvecchio per la Roma e Fresi per l’Inter, al primo sigillo in Serie A (un bellissimo esterno da fuori finito all’incrocio dei pali).
Il gol di Djorkaeff, come detto, è entrato nella storia. Fu la stessa Inter che decise di mettere l’immagine di quella rovesciata sugli abbonamenti della stagione successiva. A questo proposito, il francese, molti anni dopo nel corso di un’intervista a InterChannel, ha scherzato: “Quando vengo in Italia non tiro fuori il passaporto, tiro fuori l’abbonamento”.