L’ex centravanti Oliver Bierhoff, autore di moltissimi gol in carriera, ha trascorso parte della sua storia in Serie B.
Durante gli anni ’90 la Serie A era indiscussamente la regina dei campionati. Attaccanti del calibro di Vieri, Baggio, Batistuta e non solo, impreziosivano il torneo grazie al gran numero di gol messi a segno.
Nell’harem dei cannonieri di quel periodo c’era sicuramente anche Oliver Bierhoff, centravanti tedesco dal grande fiuto del gol.
Dopo aver iniziato a giocare tra i professionisti nel 1986 con il Bayer Uerdingen trascorse la prima parte della sua carriera in Germania tra Hamburgher e Borussia Mönchengladbach e in Austria con il Salisburgo. Nel 1991 fu il momento del salto nel campionato italiano.
Bierhoff è stato uno degli attaccanti stranieri ad aver segnato più gol nel campionato italiano. Il bomber tedesco arrivò all’Ascoli nella stagione 1991-’92, non lasciando il segno e non riuscendo a salvare il club dalla retrocessione.
Nonostante il declassamento in Serie B, Bierhoff non lasciò gli ascolani e si misurò nel campionato cadetto, cominciando a lasciare il segno. Nei tre anni successivi infatti il tedesco divenne uno dei marcatori più prolifici del campionato cadetto, arrivando a siglare complessivamente 46 gol in 100 partite e vincendo per due anni il titolo di capocannoniere.
Nel 1995-’96 il centravanti tornò in Serie A, in quanto acquistato dall’Udinese.
Il suo trasferimento fece le fortune del club friulano. Bierhoff infatti segnò gol a raffica con la maglia bianconera, arrivando a vincere il titolo di capocannoniere nella stagione 1996-’97 con 27 gol siglati in 32 partite.
Dopo aver convinto a Udine, il bomber passò al Milan, laureandosi campione d’Italia nel 1998-’99.
Dopo aver trascorso tre anni in rossonero e un anno in Ligue 1 con il Monaco, chiuse la sua carriera con il Chievo nell’annata 2002-’03. In Serie A, il classe ’68 ha segnato 102 go in 220 gare disputate.