Un giocatore arcigno
Apr 26, 2024

Nato a Marcaria, piccola cittadina lombarda in provincia di Mantova, Oreste Lamagni, che oggi ha 72 anni, arrivò giovanissimo al Cagliari e mancò di pochissimo lo scudetto ’70. Visse da spettatore l’apice di quella squadra stellare, anche nella sfortunata parentesi in Coppa dei Campioni.

Oreste Lamagni nel Cagliari

Esordì in Serie A il 7 novembre 1971, in Cagliari-Napoli 2-1: sostituì il titolare Martiradonna prima di riapparire all’ultima di campionato. Nella stagione seguente altre due presenze poi il prestito prima all’Empoli e poi alla Torres prima del ritorno “a casa”.

Lamagni sulle figurine “Panini”

Una volta rientrato a Cagliari, non abbandonerà più l’isola fino al termine della carriera, con il ruolo di terzino destro – poi al centro della difesa negli ultimi anni – cucito sulla pelle.

Il Cagliari 1976-’77. In piedi, da sinistra: l’allenatore Lauro Toneatto, Roberto Quagliozzi, Vito Graziani, Roberto Corti, Renato Roffi, Mario Valeri, Renato Copparoni, Pietro Paolo Virdis, Domenico Duri (massagiatore). Accosciati, sempre da sinistra: Silvio Longobucco, Giuseppe Bellini, Luigi Piras, Mario Brugnera (capitano) e Oreste Lamagni

Lamagni vive da protagonista la rinascita rossoblù dopo la retrocessione del 1976 e il ritorno in A a ridosso degli anni Ottanta, fino alle ultime stagioni in cadetteria prima del ritiro nel 1985.

Per lui 289 partite di campionato disputate con il Cagliari, ottavo più presente nella storia, e una sola rete segnata in A (più altre due in B): l’evento, più unico che raro, si consumò contro l’Ascoli il 25 ottobre 1981.

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