Fondato nel 1924, il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere deve il proprio nome alla scuola dei gladiatori che in epoca romana aveva sede nell’Anfiteatro campano dell’antica Capua.
Nasce come società polisportiva che agglomerava più discipline, tra le quali anche il calcio. Gli “Audaci”, (così si chiamavano i pionieri del calcio sammaritano) già nel 1910 davano vita ai derby sfidando i cugini casertani della “Robur” sul campo di gioco, allestito in piazza Berolasi, oggi piazza Anfiteatro. Il 7 marzo 1924 venne fondato lo Sporting Club Gladiator che nel 1930, in seguito alla fusione con la Sammaritana, cambiò denominazione in U.S. Gladiator. In quegli anni la squadra militava in Terza, Seconda e Prima Divisione, riuscendo a farsi invitare in Serie C nel 1945-‘46. Il Gladiator vinse a pari merito il proprio girone, ma la società non riuscì a iscriversi alla stagione successiva per mancanza di fondi e dovette ripartire dalle serie minori.
Nel 1946-‘47 il Gladiator partecipò al campionato di Prima Divisione vincendo tutte le partite, tranne una.
Negli anni Cinquanta il Gladiator militava stabilmente in Promozione. Si alternarono i presidenti Giusti, Cangiano, Raucci, Palombi e Papa e proprio sotto la presidenza di quest’ultimo, essendo a lui molto amico, venne a Santa Maria Capua Vetere Italo Allodi che disputò con la maglia nerazzurra, in qualità di centrocampista, i campionati 1952-‘53 e 1953-‘54, insieme a Stelio Nardin e Mistone, entrambi passati, successivamente, al Napoli.
Sotto la presidenza del più che noto avvocato del Foro sammaritano Ciro Maffuccini, nella stagione 1956-‘57 venne promossa in Serie D dove rimase fino alla stagione 1960-‘61, anno del ritorno in Promozione.
Negli anni successivi al 1958 si alterneranno alla presidenza del Gladiator Guido Ventriglia, insieme al commerciante Ettore Iovine, Marrocco e dal 1960 Tommaso Rossetti. Immediatamente dopo la squadra attraversò un periodo di crisi retrocedendo prima in Prima e poi in Seconda Categoria.
Nella stagione 1967-‘68 si fuse con la Juve Sammaritana del presidente Amedeo Di Lorenzo, che militava allora nel Campionato di Promozione. La squadra dopo la fusione si risollevò dalla crisi e al termine della stagione 1972-‘73 tornò in D.
Il Gladiator, con il presidente Michele Pirolo, prende parte al campionato di Promozione e di Eccellenza. Annovera tra le sue file il portiere Giacomo Zunico, che negli anni successivi giocherà in Serie A con Lecce, Varese, Catanzaro, Parma e Brescia.
Negli anni Ottanta con l’avvento dei fratelli Vollero, il Gladiator militò per alcuni anni in Serie C2 (stagione 1984-‘85 e 1985-‘86). Negli anni successivi, dopo l’addio dei fratelli Vollero, il Gladiator ritorna nel campionato di Eccellenza. Avrà come presidenti prima il commerciante Palombi e successivamente il geometra Gaetano Signore: quest’ultimo riuscirà a riportarlo in Serie D, nella stagione calcistica 1989-‘90.
Quelli successivi sono gli anni più anni bui dei sammaritani: si alternano alla guida della squadra i presidenti Lattarulo, Pappacena, Giovanni Pimpinella e Armando de Nigris. Questi ultimi due riescono ad evitarne la scomparsa. La società viene rilevata alla fine degli anni Novanta dal presidente Alfonso Salzillo, il quale insieme all’avvocato Mario Natale, riesce a riportare la squadra in Serie D e, successivamente, con l’apporto della guida tecnica di Nello Di Costanzo, in Serie C2 grazie alla vittoria del campionato 2001-‘02. Della squadra fanno parte giocatori quali Gaetano Romano, Vincenzo Di Maio e Noviello. Della stagione in Serie C2, si ricorda della messa in onda da parte di Rai Sport Sat, la partita Nocerina-Gladiator. La C2 rimane l’ultimo atto recitato tra i professionisti.