Carlo Odorizzi, nato a Tuenno nel Trentino, il 31 ottobre 1954, fu un beniamino dei tifosi del Genoa, dove giocò dal 1978 al 1981 come terzino o centrocampista. Fu amato non tanto per le sue doti balistiche, aveva, infatti, i piedi non proprio educati, ma per la grinta e la caparbietà che metteva in campo. Doti che gli fecero meritare l’appellativo di “ruspa”, uno che corre per tre, uno che piaceva al Trap e alla Juve, un generoso e un combattente.
Con il Grifone conquisto la promozione in Serie A nel 1980-‘81; poi nel 1981-‘82 venne trasferito al Verona di Bagnoli con cui vinse il campionato di Serie B.
Nonostante un torneo da protagonista (32 partite e 4 gol in campionato e 4 partite e 1 gol in Coppa Italia, restò in Serie B trasferendosi al Palermo, per poi vestire la maglia della Sambenedettese nell’ottobre del 1984 sempre tra i cadetti. Chiuse infine la sua carriera al Francavilla in Serie C2.
Per Odorizzi la serie A rimarrà sempre un miraggio. Eppure a Genova ricordano ancora il suo gol che valse la promozione nella massima categoria.
Era domenica 21 giugno 1981, trentottesima giornata del campionato di B, quel giorno il Genoa doveva vincere contro il Rimini per risalire in A.
Al 22’ del primo tempo, Claudio Sala – il poeta del gol – si vide ribattere una conclusione dai difensori del Rimini, il pallone va verso il limite dell’area dove arriva, come una saetta, un biondo mediano, era Odorizzi il ruspa, tiro e gol. La serie A fu raggiunta.