Il sospetto finale
Mar 10, 2024

Agli appassionati di calcio internazionale ormai vintage, lo scorso 20 settembre non è sfuggita la notizia della scomparsa di Lon Polleunis. L’ex attaccante militò nel Sint-Truiden dal 1962 al 1973, la squadra dell’omonimo paese delle Fiandre in cui nacque. Nel 1968 l’elegante Diavolo Rosso ricevette la Scarpa d’Oro, l’annuale riconoscimento belga per il capocannoniere della massima serie.

“Il più grande Canarino di tutti i tempi. Il Sint-Truiden era Polleunis e Polleunis era il Sint-Truiden” ricordano da quelle parti i tifosi.

Nel Saint-Truiden

Odilon “Lon” Polleunis è un’icona a Sint-Truiden, dove, come detto, era nato il 1 maggio 1943. Seguendo le orme del padre Antoine, che aveva giocato per 21 stagioni nel STVV (come è conosciuto il Sint-Truiden), Polleunis junior ha iniziato la sua carriera calcistica con la squadra cittadina nel 1962.

L’allenatore che lo lanciò fu Raymond Goethals. Lon Polleunis ha giocato 11 stagioni con il STVV, realizzando 283 partite e segnando 87 gol. Insieme a Roger Maes è il capocannoniere del club in prima divisione. Nel 1966 il club arrivò secondo in campionato con Goethals e Polleunis.

Nel 1968 Polleunis diventa Diavolo Rosso, ovvero indossa la maglia del Belgio, e si impone subito sulla scena internazionale. Segnò sette volte nelle sue prime cinque partite. Iniziò vincendo 2-1 in amichevole contro l’Olanda il 7 aprile 1968. Mise a segno anche una tripletta contro la Finlandia e due reti contro la Jugoslavia nelle qualificazioni mondiali.

Grazie alle sue eccellenti prestazioni nel suo club e in nazionale, nel 1968 ruppe l’egemonia delle migliori squadre tradizionali (Anderlecht, Club Brugge, Standard) e vinse la Scarpa d’Oro. È ancora oggi l’unico giocatore della STVV ad aver raggiunto questo prestigioso traguardo.

Dopo il STVV, con la quale perse la finale di Coppa contro il Beerschot nel 1971, giocò per il l’RWDM, il Molenbeek, per altre tre stagioni, con le quali vinse il titolo nel 1975. Ha concluso la sua carriera al Tongeren.

Era lì ai Mondiali del 1970 in Messico, entrò come sostituto nella vittoria del Belgio contro El Salvador e iniziò contro il Messico nella terza gara al posto di Raoul Lambert. Nel 1972 arrivò terzo con il Belgio agli Europei.

Ma la carriera di questo imprevedibile atleta, gli riservò anche il soprannome di James Dean, di cui avrebbe volentieri fatto a meno.

Polleunis nel Belgio

Il caso Polleunis fu una vicenda di corruzione belga del 1977 in cui furono coinvolte tre squadre di calcio del Limburgo bekga: Sint-Truiden, Patro Eisden e Tongeren. Proprio Polleunis fu la figura chiave di questa vicenda, che significò la fine della sua carriera da giocatore.

Nel Molenbeek

Polleunis in azione

L’attaccante , come abbiamo visto, aveva costruito quasi tutta la sua carriera a Sint-Truiden. Negli anni ’60 divenne un’icona del club.  Nell’estate del 1976 tornò nel Limburgo in seconda divisione nel Tongeren. Anche il Sint-Truiden e il Patro Eisden giocavano in seconda divisione in quel momento, la stagione 1976-’77. Ad un certo punto il Sint-Truiden iniziò a sospettare che gli altri due club fossero corrotti. I Canarini affermarono che il Patro Eisden tramava segretamente con Tongeren, che navigava a metà classifica. Il 33enne Polleunis venne interrogato dalla Federcalcio belga. Sebbene non esistessero prove concrete che Polleunis fosse coinvolto in atti di corruzione, venne sospeso a tempo indeterminato. La Federcalcio constatò che l’ex Scarpa d’Oro non aveva collaborato a sufficienza alle indagini.

L’attaccante concluse così la sua carriera da giocatore a causa della vicenda. È sorprendente che la Federcalcio sia intervenuta in modo così severo, poiché la colpevolezza di Polleunis in questo caso non fu mai stata dimostrata. È stato anche notevole che il Sint-Truiden, il club in cui aveva giocato a calcio per così tanto tempo, sospettasse la combine. Eppure non c’era risentimento. Polleunis è tornato al Sint-Truiden come allenatore all’inizio degli anni ’90.

Circa vent’anni anni dopo, nel 1996, lo stesso Polleunis fu nuovamente sospettato di corruzione. Nel 1995, come allenatore del club di terza divisione l’Herentals, si era avvicinato a Pedro Gomez, allora portiere dell’Union Saint-Gilloise. L’ex Scarpa d’Oro gli avrebbe offerto dei soldi se avesse perso la partita contro l’Herentals. Gomez registrò la conversazione telefonica e la portò in Federazione. Polleunis venne sospeso per due anni.

Mario Bocchio

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