Un viaggio in Italia
Mar 3, 2024
Il Borussia n tournée in Italia con (da sinistra) l’allenatore Wilson, Schmelzer, Regitz, il portiere Volz, Voß, Breyer, Lutz, Dr. H. Neu, Feller, Kaufmann, Hofmann, Dr. W, Neu, Wallrath

La nostalgia dei tedeschi per l’Italia è diventata un topos, addirittura l’epitome dell’educazione per eccellenza, a partire dal viaggio italiano di Goethe nel 1786. Molti poeti, pittori, scultori, archeologi e architetti cercavano il paese come luogo preferito per studiare arte, letteratura e architettura per vedere le tracce dell’antica cultura che ammiravano. “In questi ambiti bisogna diventare artisti”, diceva Johann Wolfgang Goethe. Due secoli dopo, questo valeva anche per i calciatori. Il primo allenatore del Borussia in Bundesliga Horst Buhtz è stato responsabile dei successi sportivi in ​​127 partite sulla panchina delTorino dal 1952 al 1957, Horst Szymaniak (Catania, Milan e Varese), Helmut Haller (Bologna e Juventus), Albert Brülls (Modena e Brescia) furono i giocatori più famosi che si diressero al sud negli anni ’60. Karl Heinz Schnellinger, Hansi Müller, Karl Heinz Rummenigge, Hans-Peter Briegel, Rudi Völler, Lothar Matthäus, Andy Brehme, Karl Heinz Riedle, Jürgen Klinsmann e Miroslav Klose – per citare solo i più importanti – hanno seguito le loro orme con non meno successo, a conferma della buona fama del calcio tedesco anche oltralpe.

Al giorno d’oggi, solo pochissimi appassionati di calcio sanno che anche il Borussia Neunkirchen scelse la “bella Italia” con un viaggio molto pubblicizzato poco più di cento anni fa. Molti giornali tedeschi e stranieri riferirono in lunghi articoli del viaggio intorno al Natale 1922, che secondo il più grande giornale calcistico tedesco dell’epoca, Fußball di Monaco, assunse quasi “proporzioni trionfanti”: “Tutte le partite significano una potente propaganda per i tedeschi”, vi si legge nello stile dell’epoca.

“I Diavoli Neri” a Torino: un attaccante italiano (maglia bianca) penetra in area di rigore, il portiere del Borussia Volz (a sinistra) è in agguato sulla linea, al centro Schneider e Dr. H. Neu

Il viaggio si è svolto in treno attraverso le Alpi svizzere fino a Genova, dove la squadra del Borussia ha soggiornato a Sampierdarena, sobborgo di Genova, per otto giorni. Il freddo era insopportabile, ma questo non ha impedito alla squadra tedesca di prendere confidenza con il nuovo ambiente con una gita al mare e una passeggiata nella Genova prenatalizia con le sue bancarelle del mercatino di Natale. I calciatori genovesi non erano estranei, dato che la Sampierdarenese aveva giocato anche a Ellenfeld pochi mesi prima, in trasferta in Germania, a Pentecoste 1922 e aveva perso di misura 1-0 contro il Borussia. Nella prima partita della tournée italiana il Borussia domina nuovamente contro un Sampierdarena misto e vince 4-2 su un terreno allentati da giorni di pioggia. Regitz (2), Lutz e Hoffmann sono i marcatori dei Diavoli Neri, che sfidano lo spettacolo infernale degli appassionati tifosi italiani e vincono anche la seconda partita per 2-0 (marcatori: Magnus, Voß). I giornali italiani fanno a gara con i superlativi: “L’esordio brillante dei tedeschi a Genova. I tedeschi sono assolutamente superiori”, titola “La Gazzetta dello Sport” e prosegue: “Tutta la squadra gioca come se fosse d’un pezzo , con buona tecnica, entusiasmo, velocità e con grande sicurezzaL’attacco si basa principalmente su passaggi rapidi e corti con l’eccellente arte del dribbling virtuoso”.

Il vecchio stadio di Ellenfeld

“Il Paese Sportivo” guarda con entusiasmo alla terza partita del Borussia contro l’Unione Sportiva Torinese a Torino: “Il Borussia tedesco, che recentemente ha ottenuto splendidi successi contro le nostre squadre, sabato sarà ospite dei torinesi. Torino potrà ammirare i giocatori tedeschi”. Il Borussia ha mantenuto in tutto e per tutto gli elogi iniziali, vincendo 3-0 con reti di Regitz e Lutz (2) sul terreno leggermente innevato. “I giocatori della Saar non si sono mai stancati di battere ieri i biancoblu per 3-0 allo Stadio di Torino. Hanno dominato la partita senza troppi sforzi durante i due tempi e il risultato può essere considerato di tutto rispetto”, ha concluso “Il Paese Sportivo”.

Al termine della trasferta italiana, i tedeschi incontrano l’Alessandria e devono fare i conti con le condizioni del campo estremamente avverse. “Metà del campo è ideale per le partite di pallanuoto, l’altra metà per i bagni di fango, ma non per giocare a calcio”, osserva il cronista ripensando alla pubblicazione commemorativa del cinquantesimo anniversario del Borussia. Ciononostante anche questa partita è un successo: Regitz (2) e Hoffmann assicurano la vittoria per 3-2 dopo novanta minuti, il portiere Volz para addirittura un rigore.

Il Borussia ritorna nella sua patria Saarland con quattro vittorie: un record davvero impressionante, il cui valore è ulteriormente sottolineato dal fatto che una settimana dopo la nazionale tedesca, composta dall’allora acclamata combinazione Norimberga- Fürth, ha giocato contro gli italiani. La nazionale italiana a Milano è stata battuta 1-3. Nella squadra italiana ci furono diversi giocatori dei club precedentemente sconfitti dal Borussia. Ciò che è stato notato dalla stampa sportiva internazionale, fu il perché nessuna delle grandi stelle del calcio del Neunkirchen abbia effettivamente giocato nella squadra tedesca

Il Borussia sul “Campo degli Orti” di Alessandria

C’era qualcosa che all’inizio degli anni ’20 era quasi ancora più importante del successo sportivo: “La squadra non solo rappresentava degnamente il calcio tedesco sul campo, ma capì anche come guadagnarsi rispetto e reputazione attraverso la loro apparizione fuori dal campo verde” si leggeva nella pubblicazione commemorativa del Borussia del 1955. Ciò è evidente anche dal fatto che il giorno della penultima partita alla squadra è stata offerta l’opportunità di giocare altre tre partite nella capitale d’Italia, Roma, in condizioni molto favorevoli. Ma il Borussia ha dovuto rinunciare a causa delle vacanze natalizie di alcuni giocatori.

Con questa pubblicità sul “Neunkircher Volks-Zeitung” il Borussia pubblicò la sua prima partita di calcio a  Ellenfeld 

Una cosa è certa: con il successo di questo viaggio i Diavoli Netri hanno raggiunto una popolarità senza precedenti. Per la stampa specializzata il Borussia era una delle squadre più importanti insieme ai campioni in serie degli anni ’20, Spvgg. Fürth (1926, 1929), 1. FC Nürnberg (1920, 1921, 1924, 1925, 1927) e Hamburger SV (1922, 1923, 1928). Squadre in Germania e anche oltre in Europa! “In questi ambiti bisogna diventare artisti”, dice il “Viaggio in Italia” di Goethe. In ogni caso, il Borussia ha dimostrato di essere un vero artista del calcio nel paese della nostalgia!

Mario Bocchio

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