Il gatto di Anzing
Feb 29, 2024

Sepp Maier è leggendario tanto come ragazzo divertente quanto lo è come portiere di livello mondiale. Ma prima del suo ottantesimo compleanno, il campione del mondo del 1974 ha vissuto ore buie. Prima la morte del suo amico Franz Beckenbauer, poi quella di Andreas Brehme: la morte, Maier lo sa, “non c’è bisogno di chiederla, arriva da sola”. Dopo Gerd Müller e il “Kaiser” è “il prossimo del noto asse bavarese”.

Sepp Maier nel 1974, campione del mondo insieme a Franz Beckenbauer

Ma, ha sottolineato Maier al Bild am Sonntag con il suo umorismo, “lassù devono aspettare ancora un po’ il loro portiere. Io voglio compiere 100 anni”. C’è ancora molta strada da fare fino ad allora. Oggi Maier compie 80 anni e, essendo il “Gatto di Anzing”, ha comunque sette vite.

Tuttavia, la perdita di Beckenbauer colpì duramente Maier. “Mi manca un amico, un consigliere con cui ho passato quasi tutta la mia vita”, spiega. “L’unica cosa che mi consola è che per lui è stato un sollievo”. Di Brehme, con il quale Maier riuscì a diventare nuovamente campione del mondo come allenatore dei portieri della nazionale nel 1990, dice: “La sua partenza anticipata fa male”.

La leggenda del “gatto di Anzing

Il portiere tedesco del secolo è sempre stato aiutato dal suo senso dell’umorismo. “Spesso mi distraevo dai piccoli problemi divertendomi”, racconta Maier: “Quando nello spogliatoio gli altri giocatori sedevano con facce serie, usavo delle gag per rilassarmi”. Nel 1976, durante una sfida contro il Bochum, diede la caccia ad un’anatra in qualche modo finita in campo, disinteressandosi completamente dello svolgimento della partita.

Ma Maier poteva fare anche qualcosa di diverso: non ha mai voluto ridursi a fare il burlone. Ha detto al Bayern-Magazin 51 che fondamentalmente era “una persona positiva e pronto a divertirsi in modo spontaneo”, ma in fondo, sapeva anche essere serio e produttivo. Nel 1973 ha sviluppato, insieme alla Reusch, il primo paio dei moderni guanti da portiere.

Nel Bayern Monaco insieme a Gerd Müller

Maier è ancora il recordman del Bayern con 473 presenze in Bundesliga, ha giocato 95 partite con la nazionale, è diventato campione mondiale ed europeo, quattro volte campione tedesco e tre volte vincitore della Coppa dei Campioni di seguito.

Ha difeso la porta del Bayern Monaco per ben 442 volte di seguito in Bundesliga prima di dover concludere la sua carriera attiva all’età di 35 anni. Forse sarebbe stato ancora in porta a 40 anni se non ci fosse stato il 14 luglio 1979. Tornando a casa dall’allenamento Maier ha avuto un incidente con la sua macchina su una strada bagnata per la pioggia.

Indovinate un pò?

Deve ringraziare Uli Hoeneß per aver potuto festeggiare oggi il suo grande compleanno. Se l’allora direttore del Bayern non lo avesse fatto trasferire da Ebersberg alla clinica Großhadern dopo l’incidente, “sarei morto da 45 anni”, sostiene Maier.

Oggi ha “tutto ciò di cui ho bisogno” e viaggia per il mondo con la sua Monika. Il suo programma di fitness “per 32 anni” si chiama golf. “Non ho ancora nessun pezzo di ricambio in me, né occhiali né trombetta. Sono ancora flessibile. Non per niente mi hanno chiamato il gatto di Anzing”.

Mario Bocchio

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