Due baffoni da mediano
Feb 26, 2024
Nella Ternana

Il mondo del calcio e in particolare Scalea piangono in queste ore per la scomparsa di Carmelo La Torre, 69 anni, allenatore ed ex calciatore di grande spessore. Carmelo La Torre era uno scaleoto purosangue e aveva iniziato a giocare proprio nel settore giovanile biancostellato. Faceva parte di quella nidiata di giovani calciatori che ha lasciato il segno anche a livello nazionale sulla scia della conquista del titolo nazionale Juniores nel 1971. Una scuola partita da Nino Cardillo e continuata con Silvio Longobucco, Carmelo La Torre, Carmelo Bagnato e Pasquale Bergamo, solo per citare quelli che hanno fatto più strada nel calcio professionistico.

Cardillo aveva portato alla Ternana prima Longobucco e poi La Torre e Bagnato. Carmelo La Torre, mediano di grande talento e all’occorrenza anche difensore, prima di passare ai rossoverdi aveva giocato una stagione ad Asti, dove lavorava Osvaldo, il fratello di Nico Cardillo e poi era passato al grande calcio nel 1977-‘78 con le “Fere”.

Una bella stagione in Serie B e il trasferimento in una grande piazza come Bari, guidata dalla famiglia Matarrese. Quattro stagioni (87 presenze e 4 reti) molto intense, in due delle quali la squadra biancorossa allenata da Catuzzi ha sfiorato la promozione in Serie A infiammando il vecchio stadio della Vittoria.

Carmelo La Torre nel Bari

Era il Bari dei baresi ma anche degli scaleoti perché insieme a La Torre c’era anche Carmelo Bagnato. Ed era il Bari che sperimentava tra i primi all’alba degli anni Ottanta la cosiddetta zona totale una variante del calcio totale basata sul presidio, da parte di ciascun giocatore, della propria zona d’influenza, con il gioco sviluppato sull’attacco al portatore di palla avversario in un 4-3-3 molto offensivo. La Torre era uno dei tre di centrocampo e giocò grandi partite.

La Torre, il secondo in alto da sinistra, nel Rimini 1982-’83 allenato da Arrigo Sacchi

Dopo Bari, ancora altre due stagioni ma in Serie C, a Rimini (con Arrigo Sacchi) e a Rende, ma tormentate da una serie di infortuni. Dopo i trent’anni, La Torre era tornato a giocare tra i dilettanti con lo Scalea e con il Praia e poi aveva iniziato ad allenare, in particolare alla scuola calcio dello Scalea.

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