Un grave lutto ha colpito il calcio italiano e non solo, negli scorsi giorni. È venuto infatti a mancare un giocatore di fama internazionale che aveva anche giocato per diverso tempo nel nostro paese, dopo essere stato addirittura protagonista ai Mondiali. La sua figura è legata a una delle storie più discusse e controverse della storia della Coppa del Mondo, ma oltre a questa era stato uno dei migliori calciatori della sua generazione nel suo paese.
I tifosi più giovani non ricorderanno, probabilmente, il suo nome, ma chi c’era negli anni Settanta, prima della chiusura delle frontiere della Serie A del 1966, avrà non pochi ricordi legati a questo giocatore. Si tratta di Jorge Toro, morto a 85 anni lo scorso 16 febbraio a El Quisco, città costiera del suo Cile, vicino a Valparaiso. Nel 2017 gli era stata diagnosticata la leucemia, con cui era in lotta da allora, e che lo aveva portato a sparire del tutto dalle scene.
Nato a Santiago del Cile il 10 gennaio 1939, Toro era cresciuto nel Colo Colo, una delle maggiori squadre del paese sudamericano. Nel 1962 fu protagonista ai Mondiali casalinghi, quando la Roja raggiunse uno storico terzo posto nella competizione. C’era anche lui in campo nella infausta Battaglia di Santiago, la sfida tra Italia e Cile del 2 giugno 1962, animata da tackle duri e pugni in faccia dei cileni agli italiani. Jorge Toro lasciò la sua firma sull’incontro, segnando la rete del 2-0 finale.
Quell’incontro, nonostante i suoi risvolti poco sportivi, lo rese celebre, e il Mondiale fu per lui, a soli 23 anni, l’occasione della ribalta internazionale. Diversi giocatori di quel Cile si trasferirono poi a giocare in Europa, e Jorge Toro approdò addirittura in Italia, subito dopo la competizione, per vestire la maglia della Sampdoria. La sua esperienza a Genova non fu del tutto fortunata, anche se il centrocampista cileno riuscì comunque a segnare 5 gol in 23 presenze.
Rimase in Italia fino al 1971, giocando soprattutto con il Modena, dove fece vedere le cose migliori, e un anno anche al Verona. Tornò dunque in Cile per vestire le maglie di Unión Española, Deportes Concepción, Audax Italiano e Deportes La Serena, con cui si ritirò nel 1976.