L’orribile massacro delle Foibe, uno dei tanti atti di disumana crudeltà avvenuti nel corso della Seconda guerra mondiale, viene annualmente riportato alla memoria dalle commemorazioni del Giorno del Ricordo. L’Alessandria, intesa come squadra di calcio, non ha avuto suoi elementi (giocatori, allenatori o dirigenti) coinvolti nella vicenda; per partecipare a questa particolare giornata abbiamo ricordato quando i Grigi giocarono nella penisola istriana l’unica partita di campionato della loro storia.
L’avversaria dell’Alessandria fu la Fiumana, nata nel 1926 dalla fusione di Gloria ed Olimpia ed arrivata al massimo in Serie B. E fu proprio tra i cadetti che Amaranto e Grigi si incontrarono. Accadde nel corso del campionato 1941-’42: era il 14 dicembre e si giocava l’ottava giornata del torneo.
Al Campo Sportivo del Littorio (quasi tutti gli impianti costruiti a partire dalla fine degli anni ‘20 ci chiamavano così) le due squadre si affrontarono. Tra gli istriani in campo l’attaccante Rodolfo Volk punta di diamante della Roma nei primi campionati di Serie A, e Ervino Loik, fratello maggiore di Ezio allora al Venezia ma in procinto di andare con Mazzola a costituire il nerbo del Grande Torino.
La partita si risolse nel corso del primo tempo: al 19’ Loik segnò il vantaggio della squadra di casa mettendo in rete un pallone proveniente da calcio d’angolo; poi alla mezz’ora Fibbi pareggiò il conto delle reti e al 42’ Zaio siglò il punto decisivo al termine di un’azione viziata da un fuori gioco non rilevato dall’arbitro.
Nel secondo tempo le uniche emozioni furono due calci di rigore assegnati – uno per parte – e sbagliati da Fibbi e Tiblias. Dopo questa partita l’Alessandria con 11 punti si attestò ad una lunghezza dalle capolista Fanfulla e Vicenza, mentre la Fiumana, a quota tre, rimase penultima.
A fine stagione i Grigi, vincitori per 2-0 anche della partita di ritorno si classificarono al decimo posto mentre la Fiumana, quindicesima retrocesse in Serie C dove giocò l’ultimo campionato della sua vita. Diventata jugoslava la città, la Fiumana si sciolse per risorgere, anni dopo, come Rijeka.
Sergio Giovanelli
Nella foto sotto il titolo l’Alessandria 1941-’42 (archivio “Museo Grigio”)