Quella del montebellunese Carlo Osellame, classe 1951, è stata una vita dedicata allo sport, al calcio. Dall’esordio con la maglia biancoceleste della sua città ad appena 18 anni, al grande palcoscenico della Serie A e del calcio professionistico, passando da Palermo, Cagliari, Atalanta e Modena. Una città, Montebelluna, che ha dato i natali a diversi altri calciatori quali Aldo Serena, Attilio Tesser e Maurizio Restelli (suo ex compagno di squadra con i rossoblù sardi). Fino a Jacopo Da Riva che ha fatto il suo esordio in Champions League con l’Atalanta.
Gli anni più belli – come ha ricordato Luca Collatuzzo sul “Quotidiano del Piave” – sono stati quelli trascorsi a Cagliari, dove è nato il più giovane dei suoi due figli, anche loro sportivi di ottimo livello anche se nella pallavolo e nella pallacanestro. Un centrocampista con il fiuto del gol: “Ero partito da attaccante quindi un po’ il vizietto del gol l’avevo – racconta Osellame -. Contro il Torino del mio ex allenatore Giacomini, nel 1981, ho segnato il gol partita. Ho calciato un po’ di stinco, a dir la verità, però la palla è andata dentro”.
Nell’Atalanta allenata da Ottavio Bianchi ha giocato pochi mesi, poi è andato via per problemi proprio con l’allenatore. Quindi al Modena dove ha indossato anche la fascia di capitano. “La più bella soddisfazione della carriera – ricorda Osellame – è stata la finale di Coppa Italia con la maglia del Palermo (eravamo in Serie B) contro la Juventus. Partita purtroppo persa a quattro minuti dalla fine dei tempi supplementari”.
Gli ultimi anni di carriera li ha trascorsi a Montebelluna e a Feltre, dove con la Feltrese ha diputato il suo ultimo campionato da calciatore. Nel 1988 frequenta il corso da allenatore al centro tecnico federale di Coverciano: “Corso di seconda categoria – precisa Osellame -, potevo allenare fino alla serie C. Ho subito trovato squadra, a Schio nell’Interregionale. Poi al Giorgione appena sceso dalla C2. Ci trovavamo al terzo posto in classifica, abbiamo perso una gara in trasferta e mi hanno esonerato”.
Carlo Osellame siederà poi sulla panchina del Montebelluna, un paio di stagioni, poi il ritorno a Cagliari dove ha allenato il settore giovanile.
Qui scopre le sue grandi doti di preparatore dei giovani calciatori che, tornando nella sua amata Montebelluna, lo porteranno alla conquista di tre titoli nazionali, due con la categoria Allievi e uno con i Giovanissimi. Durante una parentesi al Treviso, allenando la squadra Primavera, ha anche avuto un grande talento come Marco Borriello, che lui stesso ha trasformato da centrocampista ad attaccante, spianandogli la strada per una brillante carriera che lo ha portato a vestire anche la maglia della Nazionale. Dopo due anni di stop, Carlo Osellame è poi tornato ad allenare, sempre nel settore giovanile, con il San Gaetano.