È morto a 70 anni Giuliano Musiello. Centravanti forte fisicamente come usava in quegli anni. Indossò anche la maglia del Genoa. Per sei mesi nel campionato 1978-‘79 (4 presenze e zero gol) prima di essere ceduto in prestito al Verona in cambio di Luppi e Busatta, ritornò in rossoblù la stagione successiva (25 presenze e 4 gol). Per poi, nell’estate del 1980, essere ceduto a titolo definitivo al Foggia.
Non fu mai particolarmente amato dai tifosi genoani che lo consideravano il grande usurpatore per aver preso il posto di Roberto Pruzzo, il leggendario O Rey di Crocefieschi. Proprio a pari merito con Pruzzo vinse il titolo di capocannoniere della serie B nel campionato 1975-‘76.
Terminata la carriera da calciatore aveva fondato a Saluzzo una Scuola calcio che portava il suo nome, diventando in seguito un punto di riferimento per il calcio femminile della zona.
Nato a Torviscosa, in Friuli, nel 1954, calcisticamente crebberesciuto tra Spal e Atalanta, venne lanciato in Serie A nella stagione 1972-‘73 dai bergamaschi.
Il passaggio alla Juventus, l’anno successivo, non portò ad una stagione fortunata: nella squadra allenata da Vycpalek giocò soltanto in Coppa Italia, segnando contro il Cesena.
Nella Roma di Nils Liedholm giocò due campionati. Poi, come già detto, passò al Genoa, all’Hellas Verona (ancora in A, con 21 presenze e 3 gol), e al Foggia prima dell’addio al grande calcio e il trasferimento in provincia, tra Cuneo, Novara e Savona.