È la porta occidentale d’Italia, la città di confine con la Francia. Ventimiglia, conosciuta anche come “la Porta Fiorita d’Italia”, intrattiene forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra. La squadra di calcio – il Ventimiglia – venne fondata nel 1909 con il nome di Unione Sportiva Ventimigliese, assumendo il nome attuale nel 1983, in seguito alla fusione con l’altra squadra cittadina, la F.C. Intemelia.
Nata agl’inizi del Novecento, l’Unione Sportiva Ventimigliese si pone come uno tra i club più antichi d’Italia. I colori sociali sono il rosso e il giallo. Il primo campionato di alto livello è datato 1927, quando abbandona le competizioni regionali per affacciarsi in Seconda Divisione, terzo livello dell’epoca. Al primo tentativo conquista la promozione in Prima divisione, che nella stagione 1928-‘29 rappresenta l’antenata della odierna Serie B.
La rivoluzione dei campionati decisa a fine stagione da Leandro Arpinati decreta la declassazione del torneo al terzo livello e la Ventimigliese rimane in questo torneo fino alla sua trasformazione in Serie C avvenuta nel 1935. La prima stagione di Serie C coincide con la retrocessione del club in Prima Divisione ma anche con la storica partecipazione alla Coppa Italia dove viene battuta dalla Sestrese al terzo turno eliminatorio, dopo aver superato nei turni precedenti il Casale e l’Entella. La retrocessione apre un periodo di crisi, con la società che rinuncia alla partecipazione al massimo torneo regionale e sparisce così dal panorama calcistico.
La rinascita avviene nell’immediato dopoguerra: nel 1945-‘46 la società disputa il torneo di Prima Divisione ligure, ottenendo la promozione in Serie C. Ma dopo una stagione il club torna in Prima Divisione. Da quel momento la Ventimigliese rimane in tornei regionali per la bellezza di un quarantennio. Nel 1987, vincendo il girone di Promozione, guadagna l’accesso al campionato Interregionale dove rimane per quattro anni, cui segue la retrocessione in Eccellenza. La Ventimigliese, che negli anni Novanta ha assunto il nome di Ventimiglia Calcio, disputa i successivi campionati in Eccellenza e in Promozione.
Il 27 maggio 1987 il Ventimiglia scriveva una delle pagine più belle della propria storia. La vittoria all’ultima giornata nella partita contro l’Andora sanciva la promozione nell’ Interregionale, l’odierna Serie D. Il Ventimiglia – come detto – era nato quattro anni prima, dalla fusione tra Ventimigliese ed Intemelia, e nei tre campionati precedenti si era piazzato per ben tre volte al secondo posto in classifica.
Con grande ostinazione il presidente Silvio Coppo aveva continuato a credere nel salto di categoria e lo conquistò al quarto tentativo. Grande timoniere di quell’impresa fu l’allenatore Adriano Pisano, cui la società aveva affidato un gruppo di giocatori fantastici. Ragazzi cresciuti in casa, come Maurizio Bosio, “Cico” Ligammari, Russo, Rotella, Sergio Soncin, Morello e il grande capitano Achille Brigenti.
La squadra era stata completata con altri ottimi giocatori (il meglio in circolazione in zona): Acquarone, Stecca, Piazza, Sasso, Ozenda, Atragene, Simondo e Costantini. I quattro anni di Interregionale che seguirono a quell’impresa furono anni indimenticabili. Al gruppo che aveva conquistato la promozione si aggiunsero prima Vella, Bencardino, Calzia, Luca Soncin, poi Radio, Lapa, Novaro. Il Ventimiglia era la miglior squadra in provincia e in quattro stagioni diede grandi soddisfazioni ai propri sostenitori, scendendo di categoria solo con l’avvento del nuovo torneo di Eccellenza, campionato che ancora oggi rappresenta il massimo torneo a livello regionale.
Bibliografia: “Ventimiglia Calcio”