ComoLeccoUnoaTre
Nov 29, 2023

Chi c’era quel giorno, a Como, fa fatica a ricordare un momento più bello a tinte blucelesti. Chi non c’era, specie i più giovani, deve accontentarsi dei racconti e delle immagini, quelle che scalfiscono una delle pepite più belle che la storia del Lecco si porta dietro. Un derby, anzi, il derby. Quello della rinascita lecchese dopo anni e anni (19, per la precisione) di distanza, coi rivali biancoblu, arrivati fino alla Serie A, nel mentre.

Quel titolo di giornale diventato storia

Quello di una squadra gagliarda e bizzarra, neo promossa in Serie C eppure capace di spaventare tante grandi, col piglio burbero di mister Cadregari, che a fine stagione arriverà settima, 4 punti davanti agli odiati cugini. Merito anche di quella gara che si giocò esattamente nel 1997, di quel “ComoLeccoUnoaTre” che, nella mentalità bluceleste, ha la stessa aura di mito di “ItaliaGermaniaQuattroaTre”.

Il Lecco 1997-’98. In quella squadra giocava anche Massimo Oddo, che sarebbe poi diventato campione del mondo nel 2006

“Doveva essere il derby delle mazzate: temevamo un po’ quelle che il Como minacciava di darci in campo, temevamo molto di più quelle che gli ultras minacciavano di darsi, reciprocamente fuori”, scrisse quel giorno il Giornale di Lecco, sotto un titolo caustico (“Como… Provincia di Lecco”). 

Figurina del Como 1997-’98 (archivio “Il Museo del Como”)

Mister Adriano Cadregari (a sinistra) e Stefano Tagliani

“È stato il derby del trionfo bluceleste: il Lecco che torna a vincere al Sinigaglia dopo 34 anni ha l’ironia pungente della sua curva, la faccia perennemente incazzata del suo mister, ma soprattutto la gioventù dei tre goleador, tutti alla prima rete della propria carriera lecchese. Luca Saudati, classe 1978, Stefano Tagliani, classe 1977, Antonio Orlando, classe 1978: a quanto pare nel calcio non contano solo i presidenti che spaccano tutto, comprando giocatori svedesi e calciatori affermati. Per fortuna, c’è ancora necessità di un po’ di sfrontatezza”.

Esodo dei tifosi del Lecco a Como

La cronaca è il semplice racconto di una partita dominata, giocata con cuore e muscoli oltre che con brio. Nel primo tempo la gara è vibrante, ma è nella ripresa che succede di tutto: sblocca Saudati, su uscita errata di Nicoletti.

Luca Saudati, proprio contro il Como

Il Como si scopre in cerca del pari, il Lecco punge di rimessa: Sala scappa via a destra, palla in area a Tagliani che fa il 2-0. Al 78esimo rigore per il Como: Rossi accorcia le distanze, Cadregari va su tutte le furie e si fa cacciare.

A un minuto dal termine, poi, ecco il 3-1 dell’Orlandino, con successiva festa sotto il settore occupato da circa 3mila tifosi blucelesti. È proprio il caso di dirlo: per quel giorno Como fu provincia di Lecco.

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