La trasmissione più longeva della nostra tv
Ott 17, 2023

“E ora ‘La Domenica Sportiva’. Risultati e commenti sui principali avvenimenti della giornata a cura della redazione attualità e telegiornale”. Veniva annunciata così, l’11 ottobre 1953, la puntata numero uno di “La Domenica Sportiva”, la trasmissione giornalistica più longeva ancora in attività nella televisione italiana, che compie 70 anni. La Rai non aveva ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione era già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord-Ovest e nel Centro Italia. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi e lo sport aveva già un ruolo molto importante. A maggio erano andati in onda la partenza e l’arrivo del Giro d’Italia di ciclismo e a settembre da Monza erano state trasmesse in diretta alcune fasi del Gran Premio motociclistico delle Nazioni e del Gran Premio di Formula 1. Arriviamo così all’11 ottobre quando alle 23,15 in terza serata, dopo il programma di musica leggera “Settenote” e dopo il film “Maria Malibran”, “La Domenica Sportiva” inizia la sua storia.

La “Domenica Sportiva” di Enzo Tortora e l’introduzione della moviola

L’idea del titolo è di Carlo Bacarelli, primo telecronista della tv italiana, che lo sceglie per differenziarlo dalla trasmissione radiofonica “Domenica Sport”. Negli archivi Rai sono conservati i tre servizi trasmessi in questa prima puntata. In quegli anni, infatti, le tecnologie non permettevano la registrazione di tutte le trasmissioni in diretta. Di quella puntata sono così arrivati a noi solo i tre servizi filmati in pellicola, senza audio perché venivano commentati durante la trasmissione. Per il calcio, gli highlights di Inter-Fiorentina (finita 2 a 1), per la quinta giornata di Serie A. Poi l’atletica leggera con la 50 km di Abbiategrasso valida per il campionato italiano di marcia su strada che vede la vittoria di Pino Dordoni. Il terzo servizio è sul ciclismo, con la cronaca della “Tre Valli Varesine”, ultimo appuntamento del campionato italiano di ciclismo su strada, con il successo di Nino Defilippis.

Anche il “Mago” Herrera nella “Domenica Sportiva” condotta da Tito Stagno

Grazie alla scaletta originale della puntata, è possibile però anche avere i particolari sulla parte in studio della trasmissione che appare molto simile alla formula attuale. C’erano numerosi giornalisti chiamati a commentare i fatti della giornata: Emilio De Martino, Nino Oppio, Nicolò Carosio, Gian Piero Ginepro, Carlo Bacarelli, Fausto Rosati, Claudio Ansaldo, Adriano De Zan, Aldo Assetta e Aldo De Martino. Con loro ci sono anche l’allenatore dell’Udinese, che nel pomeriggio aveva giocato a Novara, Peppino Bigogno, e proprio il marciatore Pino Dordoni. La regia è firmata da Luigi Coccorese.

Paolo Frajese

Da quel giorno la “DS” diventa un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di sport. Il 3 gennaio 1954, quando la Rai inizia la regolare programmazione, la trasmissione è già arrivata alla puntata numero 13.

1972, l’arbitro Concetto Lo Bello con Bruno Pizzul alla moviola

Nei primi anni, la “DS” è un notiziario nel quale il conduttore fornisce le notizie che vengono comunicate dagli inviati in tutta Italia per telefono. Invece le pellicole con le immagini delle gare di Serie A devono arrivare a Milano e Roma: dagli stadi i giornalisti corrono verso le sedi Rai di una delle due città.

Qui le pellicole vengono sviluppate e visionate per scegliere i gol e le fasi più belle. Gli inviati si muovono in automobile, qualche volta con il treno, nei casi più urgenti con l’aereo. Questa procedura riguarda anche i filmati di tutte le altre manifestazioni sportive che non possono essere trascurate. Si compiono delle vere e proprie prodezze. Quando i tempi sono troppo stretti, le immagini mancanti vanno in onda il lunedì successivo su “Telesport”, alle ore 20.

Sandro Ciotti coduttore della “Ds”

Il 28 febbraio 1965, con l’arrivo di Enzo Tortora alla conduzione, “La Domenica Sportiva” si rinnova e assume un aspetto più spettacolare, abbandonando gli iniziali schemi informativi. Tortora trasforma quella che era una sobria rubrica di filmati rigorosamente letti dagli speaker in uno dei primi e più gradevoli salotti televisivi italiani, precorrendo tempi e mode. Pensiamo, per esempio, alla moviola, introdotta già nella prima puntata della sua “gestione”, che negli anni diventerà uno dei momenti più attesi della trasmissione.

Dopo Tortora, arrivarono altri grandi giornalisti alla guida della “DS”: da Sandro Ciotti a Tito Stagno, da Adriano De Zan ad Alfredo Pigna, da Paola Ferrari (prima donna a guidarla) all’attuale conduttrice Simona Rolandi. Per un successo che non pare conoscere fine.

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