Bilbao e Donostia San Sebastián distano 77 chilometri, le due squadre seppure non condividendo una città quando si incontrano danno scena ad una delle partite più entusiasmante della Liga: il derby basco ovvero Atheltic Bilbao contro Real Sociedad. Una partita che oltre ad essere importante dal punto calcistico ha sempre avuto uno sfondo politico con alcuni episodi clamorosi. Il Clásico Basco, la sfida tra Bilbao e Sociedad, la più antica di tutta la Spagna, si gioca dal 1929, data della prima edizione quando la Liga era ancora a dieci squadre. Lì cominciò la storia del “derbi vasco” che però in realtà contava già diversi precedenti anni prima nel calcio amatoriale quando la Real si chiamava Vasconia Sporting Club.
La politica, in un’idea basca all’interno di una Spagna spesso divisa, ha sempre avuto un ruolo chiave in questa partita; l’episodio più famoso è quello del 1976, anno in cui la bandiera basca (Ikurriña) era proibita dal governo. Durante il “Clásico” di quell’anno, un giocatore della Real, Josean De la Hoz la portò di nascosto all’interno dello stadio sulla sua Fiat 128 per poi esporla durante l’ingresso delle due squadre in campo allo stadio Atoxta. E proprio quest’ultimo, l’Atoxta (Estadio Atocha), è uno dei luoghi dimenticati di questo derby insieme al suo stadio cugino, il vecchio San Mamés, impianti ora abbandonati che però rimarranno sempre nella storia dei due club.
Ma ritorniamo a quell’episodio. I due capitani entrarono in campo esponendo l’ Ikurriña. Era il 5 dicembre del 1976. Solo un anno prima, il 20 novembre 1975, Francisco Franco era morto, la società spagnola era in fase di transizione ed era i atto uno scontro tra il franchismo e coloro che desideravano e chiedevano la libertà. Tutte le bandiere regionali erano state autorizzate, ad eccezione di quella basca, che era considerata come una bandiera separatista ed era associata al terrorismo dell’Eta
In questo contesto, quel derby fu una grande occasione per espirre la bandiera di tutti i baschi. L’idea venne coltivata durante la settimana in assoluta segretezza. Uno dei giocatori della Real Sociedad, De la Hoz, incaricò la sorella a fare l’Ikurriña, ma non le disseper quel scopo.
Lo stesso giocatore stesso la portò allo stadio nascosta nella sua auto, in maniera da eludere i controlli della polizia intorno allo stadio. Una volta dentro, convinse i compagni e gli altri calciatori ad entrare in campo con la bandiera.
Fu così che Ignacio Kortabarría, il capitano della Real Sociedad e José Ángel Iribar, capitano dell’Athletic, decisero di entrare in campo esponendola.
Il piano andò come previsto e la sorpresa eccitò il pubblico che gremiva le tribune del mitico stadio donostiarra. L’arbitro, l’andaluso Sánchez Rios, non sapevo nulla, e annotò il fatto nel referto. Entrambe le squadre, rivali in campo, quella volta si ritrovarono unite nel tentativo di accelerare il processo di libertà di un paese che aveva vissuto una lunga dittatura. Per quanto riguarda la partita, la Real Sociedad vinse 5-0: fu il preludio di una squadra entrata nella leggenda, capace vincere due scudetti con giocatori come Arconada, lo stesso Kortabarría, Satrústegui e Lopez Ufarte.
Pochi giorni dopo, il 19 gennaio 1977, la bandiera basca venne sollevata nella Plaza de la Constitución di San Sebastián. Il più era fatto.