Aziz Bouderbala, l’artista e il palleggiatore di samba
Ago 15, 2023

Aziz Bouderbala è uno dei giocatori che hanno lasciato il segno nella storia del Marocco e dell’intero calcio africano. Nato nel dicembre del 1960, il padre tassista e la madre casalinga, penultimo di otto tra fratelli e sorelle, a sette anni ha incominciato a giocare a pallone, facendosi poi notare nei vari tornei cittadini. In seguito ha anche frequentato per cinque anni il conservatorio, specializzandosi in musica classica araba.

In una formazione del WAC nel 1978

All’inizio stava per trasferirsi al Raja su consiglio del suo amico Bachir, con il quale giocava nei tornei di quartiere a Casablanca. Poi la sua scelta si è rapidamente spostata sul Wydad, dove ha iniziato la sua carriera nelle categorie giovanili. L’arrivo di Bouderbala ha fatto seguito forse al periodo di massimo splendore del WAC. Lui ha indossato quella maglia per ben sei stagioni, tra il 1978 e il 1984. È stato un periodo indimenticabile per Bouderbala, che ha spianato la strada alla gloria grazie a titoli vinti qua e là.

Sempre nel Wydad Casablanca insieme a Mohamed Rabeh, conosciuto come “Chicha”

Bouderbala ha iniziato con un titolo di campione del Marocco nel 1978, poi nella Coppa del Trono ha primeggiato quattro volte: nel 1978, 1979, 1984 e 1997. Questi i titoli nazionali di Bouderbala con il WAC , dove si era anche distinto vincendo il glorioso trofeo internazionale Mohammed V nel 1979 a Marrakech, dopo aver battuto in finale grazie ai rigori, la squadra camerunense del Canon Yaoundé del famoso portiere Thomas N’kono.

È stato il primo titolo del WAC in questo torneo internazionale a quattro, che aveva visto per la prima volta la partecipazione di tre squadre africane, mentre in passato questa competizione, organizzata per la maggior parte del tempo a Casablanca, aveva visto contrapposti il ​​campione di Marocco e tre club stranieri tra i club più prestigiosi al mondo come Real Madrid, Barça, Atlético Madrid, Ajax Amsterdam, Bayern Monaco, Boca Juniors, Flamengo, Dynamo Kiev, Anderlecht, Partizan Belgrado… e tanti altri. Bouderbala ha assaporato il sapore della vittoria in questa coppa in compagnia di un’armata di giocatori guidati dal portiere Badou Zaki, da Cherif, Shaita, Abdelkhalek e Chicha…

In Svizzera nel Sion (a sinistra) e nel San Gallo

Poi prese la strada della Svizzera per la sua prima esperienza professionale europea, che si è sviluppata su tre diversi paesi. All’inizio Bouderbala ha giocato per il Sion per quattro stagioni tra il 1984 e il 1988, vincendo la Coppa Svizzera e giocando la finale della Supercoppa nello stesso anno, il 1986.

La carriera in Francia è iniziata nel 1988, quando Bouderbala è stato ingaggiato dal Racing di Parigi, con il quale ha vinto la Coupe de France nel 1990 prima di passare all’Olympique Lyonnais (1990-1992) con l’ulteriore vantaggio di alcune partite nella Coppa Uefa. In Portogallo, Bouderbala ha trascorso una sola stagione con l’Estoril Praia nel 1993, prima di tornare in Svizzera per completare la sua carriera professionale con il San Gallo fino al 1995, anno del suo ritorno all’ovile, dove si è nuovamente e  definitivamente accasato al WAC durante la stagione 1996-‘97.

In Francia, nel Racing Parigi (a sinistra) e nell’Olympique Lyonnais

Va detto che con i club Bouderbala ha sviluppato una lunga carriera e quindi ha maturato un’importante esperienza per la  nazionale, diventando  protagonista in vari incontri come i Giochi del Mediterraneo, le Olimpiadi e la Coppa d’Africa. In quest’ultima manifestazione, molto sentita ovviamente, il meglio è costituito dal terzo posto nel 1980 in Ghana, mentre nel 1986 in Egitto e nel 1988 in Marocco, dove la nazionale dell’Atlante si classificò quarta, Bouderbala fu scelto come miglior giocatore in entrambe le edizioni.

Bouderbala ai tempi dell’Estoril Praia insieme al tecnico Fernando Santos

Ma l’apice fu in Messico nel 1986 durante la seconda Coppa del Mondo disputata dai Leoni dell’Atlante: Bouderbala ebbe il suo appuntamento con la storia. Il Marocco dominò il suo girone davanti a grandi selezioni mondiali come Inghilterra e Polonia, inchiodate entrambe sullo stesso punteggio di 0-0, prima di surclassare per 3-1 il Portogallo. Ciò ha permesso al Marocco di diventare il primo paese africano di stampo arabo a raggiungere il secondo turno di un Mondiale. Negli ottavi di finale, Bouderbala e compagni, guidati dal compianto Ct brasiliano José Mehmed Benfaria, detto José Faría, hanno ceduto solo su un gol segnato da Lothar Matthäus negli ultimi istanti di un combattuto duello, che ha spianato la strada alla Mannschaft, poi finalista contro l’Argentina di Maradona vincitrice del titolo mondiale.

Bouderbala a Mexico ’86

Bouderbala rimane un brillante sportivo e artista (un liutista) dal fascino calcistico irresistibile, soprattutto con le sue improvvise accelerazioni e fughe, le sue penetrazioni, le sue finte e i suoi dribbling. Una sorta di samba, grazie al quale ha arricchito i prati marocchini e mondiali. Con la sua straordinaria abilità nel sorprendere gli avversari, ha messo spesso la propria squadra in una posizione di superiorità.

Due formazioni del Marocco nel Mondale del 1986 in Messico

Dopo la fine della sua ricca e lunga carriera, Bouderbala è rimasto sempre legato al suo sport preferito, che ama con tutto il cuore. Conseguito il diploma di tecnico di categoria A in Svizzera, Bouderbala ha avuto l’onore di essere vice allenatore della nazionale marocchina nel 2005. Un anno dopo, ha ritrovato la sua squadra del cuore, il WAC, per diventare direttore tecnico dei Reds.

In azione contro il Portogallo

Nel 2011 è stato nominato consigliere della Fondation Mohammed VI des Champions Sportifs. Nel 2014 è stato scelto come direttore sportivo della selezione marocchina, allenata da Zaki nella sua seconda esperienza alla guida dei Leoni prima dell’arrivo di Hervé Renard.Queste alcune delle principali tappe percorse da Bouderbala, un grande artista che rimarrà sempre impresso nella memoria del calcio marocchino, africano e internazionale.

Mario Bocchio

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