Lippi, l’inizio della carriera
Ago 7, 2023

Non solo il bravo Paolo Indiani, ma un altro allenatore ha nel curriculum le panchine di Pistoiese e Pontedera: si tratta di Marcello Lippi, non proprio uno qualunque. L’ex Ct azzurro, campione del mondo nel 2006, oltre ad aver giocato nella Pistoiese due anni (1979-‘80 e 1980-‘81) ha anche guidato la squadra arancione nel 1987-‘88: due stagioni prima però Lippi aveva debuttato nel calcio professionistico (dopo le giovanili della Sampdoria) alla guida proprio del Pontedera dove il direttore sportivo era un certo Nelso Ricci, poi anche diesse della Pistoiese.

Marcello Lippi giocatore della Pistoiese

Correva l’anno 1985, per Lippi fu il primo passo di una carriera ricca di successi in Italia e all’estero, su tutti, come detto, la vittoria dei Mondiali sui francesi in Germania. In un’intervista a La Nazione nel 2014, Marcello Lippi che ha ricordato con piacere quegli anni.

Lo stesso Lippi allenatore della Pistoiese

Lippi a Siena (a sinistra, foto di Augusto Mattioli) e mentre dirige un allenamento della Carrarese

“Pontedera e Pistoiese sono state tra le primissime squadre che ho allenato – ha raccontato –. Sono partito proprio con il Pontedera, poi andai a Siena e l’anno dopo ero a Pistoia in C2. Fu un ritorno per me, dopo la parentesi da giocatore, con Dromedari presidente. La stagione fu molto complicata (nell’estate del 1988 la Pistoiese fallì e ripartì l’anno dopo dall’Interregionale, NdR) ma tutti lavorammo bene: io dopo presi la strada per Carrara e da lì feci il salto verso la serie A con il Cesena. Pistoia la ricordo sempre volentieri anche perché da calciatore conquistai la serie A al termine di due anni stupendi”.

Allenatori che partono con la gavetta.. Una formazione del Pontedera, annata 1985 – ’86 Da sinistra in piedi: Giani, Deogratias, Mainardi, Cavaglià, Pontis, Maldocci. Accosciati da sinistra: Gargani, Pini, Nardini, Tosi, Mattolini. Allenatore : Marcello Lippi

A Pontedera, come detto, nell’esordio nel calcio professionistico, Lippi aveva come direttore sportivo Nelso Ricci. “Arrivammo a metà classifica – ricorda l’ex Ct azzurro –. Nelso era un grande mangiatore di calcio, un professionista a tutti gli effetti”. “Eravamo tutti e due giovani – il ricordo di Ricci –. Aveva i requisiti per fare questa carriera, su tutti la chiarezza e il senso del lavoro. Allora non avrei mai pensato che sarebbe arrivato alla Juventus e alla vittoria dei Mondiali. Siamo rimasti in buoni rapporti e capita di sentirsi ancora al telefono”.

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