Prendiamo un gol del passato: lo guardiamo, lo analizziamo, lo ammiriamo e magari scopriamo qualcosa che non sapevamo. Questo è Un Gol, una Storia. Stadi pieni. Tifosi in festa. Presidenti effervescenti. Giovani calciatori italiani. Stranieri di qualità.
Questo e molto altro è stato il calcio di provincia degli anni 80. Di provincia ma non provinciale perché proprio grazie a quelle squadre, a quei tifosi, a quei presidenti e a quei giocatori il calcio italiano degli anni ottanta ci rimarrà per sempre nel cuore e nei ricordi.
Il Pisa è uno degli esempi più calzanti. Uno stadio, l’Arena Garibaldi sempre gremito grazie ai suoi appassionatissimi tifosi.
Il presidentissimo Anconetani, personaggio indimenticabilmente.
E poi i giocatori. Futuri campioni, gregari, meteore.
Ce n’è per tutti i gusti.
Un futuro campione avrebbe potuto essere Paolo Baldieri. Giocatore dotato di tecnica e potenza formava con Vialli una bellissima coppia di attaccanti nella nazionale Under 21 allenata da Vicini.
Indimenticabile per Baldieri il gol che ha regalato la vittoria al Pisa sulll’Inter nel gennaio del 1986. Partita in equilibrio fino al minuto 60. Il pisano Caneo batte una punizione dalla trequarti. Il pallone a mezz’altezza arriva quasi al limite dell’area. Scambio di testa fra l’olandese Kieft e il danese Berggrenn che appoggia sempre al limite dell’area il pallone a Baldieri.
Il giovane talento romano stoppa il pallone con la coscia, e scavalca con un pallonetto di destro il suo marcatore Ferri. E senza che il pallone tocchi terra fa partire un bolide di sinistro imparabile per Zenga. Il gol della domenica.