A distanza di vent’anni anni esatti dal primo, sarà ancora euroderby, il terzo doppio confronto di Champions della storia rossonerazzurra: ancora con in palio una finale, come nel doppio pareggio del 2003 deciso dal gol “in trasferta” di Shevchenko.
Il primo match, dunque, vent’anni fa. Dal 2023 al 2003. Sempre con una vista speciale: quella sulla finale. Il calcio italiano domina l’edizione, visto che dall’altra parte del tabellone la Juve sfida i galacticos di Madrid con la possibilità di una finale tutta italiana. La semifinale, invece, arriva da una sola città. Milano è diversa: laboriosa per natura, in quei giorni la testa sulle due sponde del Naviglio è solo sulla partita che vale la storia.
L’andata è tesa. È Milan-Inter, col Milan in casa e l’Inter fuori casa, per quanto lo stadio sia sempre lo stesso. I nerazzurri di Cuper da una parte e i rossoneri di Ancelotti dall’altra chiudono sullo 0-0. Il ritorno è il 13 maggio. Nel primo minuto di recupero del primo tempo si rompe l’equilibrio: Shevchenko passa su un rimpallo con Cordoba e batte Toldo. 1-0 Milan, anzi, 0-1. Il gol vale doppio, l’Inter deve vincere per passare.
Il jolly a partita in corso di Cuper si chiama Oba Oba Martins, dentro all’intervallo per Recoba. La tensione resta altissima. Proprio il nigeriano segna il pari a sei minuti dalla fine, poi fa le capriole. Milano non è mai stata così in ansia, su entrambi i fronti del tifo.
Al minuto numero 87 Kallon ha una clamorosa chance per il pari, ma Abbiati salva d’istinto in uscita con una parata che cambia il corso della storia. Il Milan è in finale di Champions. Lì batterà la Juventus.
Due anni dopo la storia si ripete: questa volta, in palio, c’è un posto in semifinale. È sempre Champions, Milan-Inter d’andata: Dida para tutto, le punizioni di Mihajlovic e Veron, anche un destro di Cruz. E il Milan segna, due gol da palla inattiva nate dal piede di Pirlo: Stam di testa, Shevchenko di testa. Finisce 2-0.
Il ritorno sarà la partita del fumogeno su Dida. Shevchenko segna dopo mezz’ora. La dura legge del gol (in trasferta) è ancora beffarda per l’Inter, che sta giocando quel ritorno “in casa” e dovrebbe vincere 4-1 per passare.
Tanti tentativi, il gol poi arriva con Cambiasso al 71′, ma viene annullato. Scatta il caos: fumo, bottigliette, fumogeni, disordine. Uno colpisce Dida sulla spalla destra. La sua area di rigore è inagibile. Non si gioca più e, alla fine, l’Uefa assegnerà lo 0-3 a tavolino per il Milan.