Un uomo che è tutt’uno da decenni con la sua squadra
Apr 24, 2023

Sir Alex Ferguson? No, in Italia c’è qualcuno che sta distruggendo il record dello storico allenatore inglese. Il suo nome è Luigi Fresco e, dal 1982, siede ininterrottamente sulla panchina della Virtus Verona, club che ha appena concluso il campionato nel Girone A di Serie C, qualificandosi per i playoff per la B. La storia del classe 1961, che il 4 aprile ha compiuto 62 anni, è un caso più unico che raro. Dal 1973, l’allenatore è presente nell’organigramma della società, prima da collaboratore delle giovanili, poi da presidente e infine anche da allenatore della prima squadra. Un legame che dura da oltre quarant’anni, destinata a restare per sempre nella storia del calcio italiano.

Dalla Terza categoria alla Serie C: in oltre quarant’anni sulla panchina della Virtus Verona, Luigi Fresco ha guidato in tutte le categorie la squadra veneta (escluse la Serie A e la Serie B). Oltre ad essere alla guida tecnica della società, l’allenatore ricopre anche la carica di presidente dal 1982. Escluse le partite di Terza e Seconda categoria, sono oltre mille e cento le panchine consecutive di Luigi Fresco con la Virtus Verona, dalla Promozione alla Serie C, con sette promozioni conquistate in totale. Un record, destinato a durare nel tempo. E di fermarsi, Fresco non ha nessuna voglia.

Negli anni, Fresco si è guadagnato il soprannome di Sir Alex Ferguson d’Italia, anche se l’inglese si è fermato a 27 anni consecutivi sulla panchina del Manchester United. L’allenatore-presidente della Virtus Verona, ricopre la doppia carica invece da oltre quarant’anni.

Luigi Fresco non solo ricopre i due ruoli nella società veneta, bensì continua anche a svolgere il suo lavoro di direttore generale dei servizi amministrativi dell’Istituto comprensivo Don Milani di Lavagno. L’unica persona capace di restare sulla stessa panchina per un tempo simile all’allenatore è Guy Roux che per 44 anni ha allenato l’Auxerre. Record mondiali e nessuna voglia di dire stop: Fresco non si ferma più.

Una storia bellissima per la terza realtà nella storia di Verona che può continuare a sognare (dopo Hellas e Chievo).

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