Nei primi anni Ottanta la televisione inizia a diffondere le immagini e le sintesi delle partite dei vari campionati che si giocano nel continente europeo. Su Rete 4 viene trasmesso il programma Goal. Condotto da Cesare Cadeo con l’ausilio del commento tecnico dell’allenatore neo campione del mondo Enzo Bearzot questo programma porta nelle case degli italiani tutto il fascino del campionato inglese. Sono ancora lontani i tempi delle pay per view e dei diritti televisivi astro-galattici. E’ tutto più a misura d’uomo … ed è per tutti.
Nel corso di questo programma imparammo a conoscere meglio il calcio inglese e ad apprezzare i tanti talenti che calcavano i campi di calcio con le storiche maglie del Liverpool, del Manchester United e via dicendo. Un ricordo particolare però ci lega al portiere del Manchester United che, a quei tempi lì, era Gary Bailey. Un colosso biondo, ricorda “Alla fine del primo tempo. Appunti di calcio romantico”, che vestiva sempre una maglia verde che pareva essere troppo stretta così come i calzoncini che non erano mai quelli “tecnici” con le protezioni e la gomma ai fianchi ma erano comuni a quelli dei compagni. Molto amato dai tifosi dello United, che tuttora lo ricordano con affetto, con i Red Devils Gary Bailey ha vinto due Coppe di Lega a metà degli anni 80. Titolare inamovibile dal 1978 al 1987 nella stagione 1988-‘89 – anche a seguito di un serio infortunio – deve lasciare spazio ad un altro leggendario interprete del ruolo come lo scozzese Jim Leighton ma questa è un’altra storia.
Bailey vanta diverse presenze anche con le rappresentative giovanili della nazionale inglese. Nella nazionale maggiore trovò la porta sbarrata da un signore di nome Peter Shilton. La maglia verde di quel colosso biondo è un ricordo lontano, certo, ma preciso … perchè si impara ad amare il calcio e quel ruolo, del portiere, un po’ alla volta scoprendo sempre nuovi personaggi, nuovi eroi.