L’uomo fallo su Ronaldo
Nov 24, 2023

Mark Iuliano è stato un difensore duro e di buone qualità, ma tutti lo hanno sempre ricordato per essere quello del fallo ai danni di Ronaldo. La Juventus di fine anni Novanta è stata probabilmente una di quelle maggiormente apprezzate, con Marcello Lippi che ha potuto dimostrare di poter portare in auge la squadra, con Mark Iuliano che ne è stato un suo grande difensore.

Sono stati davvero moltissimi i periodi d’oro nella storia della Juventus, con gli anni 90 che erano iniziati davvero nel peggior modo possibile e con un digiuno di scudetti di ben nove anni. Era dal 1986 infatti che la Vecchia Signora non era in grado di poter alzare al cielo il massimo titolo italiano, con il digiuno che terminò nel 1994-‘95.

Il grande artefice della rinascita bianconera fu indubbiamente il tecnico Marcello Lippi, un allenatore che è stato in grado di poter dimostrare tutto il suo grandissimo talento in panchina. Il toscano ha sempre voluto una serie di giocatori in grado di potersi adattare davvero a tutte le possibili circostanze, con molti faticatori che hanno aiutato sempre di più la squadra a poter vincere titoli anche internazionali.

Uno di questi sicuramente maggiormente apprezzati è stato il difensore Mark Iuliano, con l’uomo di Cosenza che ha dimostrato di poter inserirsi fin da subito nel miglior modo possibile all’interno di Madama.

Iuliano in azione alla Juventus nella stagione 1997-’98

La sua crescita è stata davvero esponenziale nei suoi primi anni di carriera, con le prime occasioni che avvennero con la maglia della Salernitana, il club campano che fu ben contento di ingaggiarlo dopo le ottime esperienze a Bologna e a Monza. Per Iuliano fu un vero e proprio sogno arrivare alla Juventus nel 1996, perché fu uno dei principali acquisti della stagione che seguiva la vittoria del secondo titolo europeo.

Peruzzi, Iuliano e Rampulla festeggiano il trionfo della Juventus nella Supercoppa di Lega 1997

Da lì in poi divenne assolutamente un punto di riferimento della squadra, con Lippi che lo considerò sempre e comunque come un giocatore fondamentale e nel 1997 giocò addirittura la finale di Champions contro il Borussia Dortmund. Tutti però lo ricordano per essere quello del famoso fallo non fischiato ai danni di Ronaldo nello storico Juventus-Inter della stagione 1997-‘98, ma chiaramente era molto di più.

Se c’è un qualcosa che Mark Iuliano non avrebbe davvero mai voluto lasciare era proprio il mondo del calcio, con lui che addirittura si è ritrovato a giocare negli ultimi anni di carriera nel San Genesio in Prima Categoria.

Peruzzi, Iuliano, Tacchinardi, Zidane, Lombardo, Del Piero, Porrini, Di Livio e Dimas celebrano i trionfi della Juventus nel 1996 in Champions League e Intercontinentale

Come tanti suoi colleghi non appena terminata la carriera agonistica ha deciso di intraprendere quella da allenatore, ma si è capito fin da subito come purtroppo la sua indole non fosse adatta per questo ruolo. Inizialmente era stato preso in considerazione per poter allenare gli Allievi nazionali del Pavia, con i buoni risultati che lo portarono ben presto alla Primavera del Latina, squadra che allora giocava in Serie B.

In marcatura sul “Fenomeno”, questa volta nel Real Madrid

Iuliano dunque ebbe anche l’opportunità di poter allenare la squadra laziale per diversi mesi nel finale della stagione 2014-‘15, con il suo ingresso che permise è nerazzurri di potersi salvare, ma all’inizio dell’anno seguente fu un vero e proprio disastro assoluto.

Dopo sole undici partite, nelle quali collezionò la miseria di sole tre vittorie, venne definitivamente esonerato e in Italia non riuscì più ad allenare una prima squadra.

Ha provato per una breve stagione in Albania, con il Partizani di Tirana, ma purtroppo anche in questo caso fu un vero e proprio disastro. Riuscì a sedersi sulla panchina della squadra della capitale dell’Albania per sole nove partite, con i successi che non andarono oltre i tre e dunque l’esonero fu la logica conseguenza.

Iuliano in maglia azzurra

Nel 2018 ebbe la sua ultima occasione nel ruolo di vice di Igor Tudor all’Udinese, ma da lì in poi non è più riuscito a far parte del mondo del calcio e ora sta cercando di rifarsi una vita fuori dallo sport.

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