Amancio, leggenda del Real Madrid, è morto all’età di 83 anni. Amancio Amaro Valera era nato il 16 ottobre 1939 a La Coruña (Galizia) ed è stato giocatore e allenatore del Real Madrid, squadra alla quale si era legato nel 1962 dopo essersi distinto nel Deportivo La Coruña.
El Brujo , lo stregone, come era soprannominato, ha giocato per i Blancos tra il 1962 e il 1976, vincendo la sesta Coppa dei Campioni, 9 campionati e 3 Coppe di Spagna.
Nelle sue 14 stagioni al club di Concha Espina Amancio ha giocato 471 partite e segnato 155 gol, diventando il Pichichi nel 1969 e nel 1970. Nel 1964 Amancio fu terzo nelle votazioni per il Pallone d’Oro e vinse l’Europeo con la Spagna. Si ritirò dal calcio il 30 giugno 1976, diventando allora il quarto marcatore di tutti i tempi del Real Madrid dietro Alfredo Di Stéfano, Ferenc Puskás e Paco Gento.
Il Real Madrid ebbe la meglio sul Barcellona per Amancio, ingaggiandolo dopo che si era appena laureato capocannoniere in Seconda Divisione, 25 gol in 26 partite. Il presidente Santiago Bernabéu chiuse l’operazione con il parere negativo del suo consiglio di amministrazione.
Il Real Madrid pagò la cifra di 12 milioni di pesetas per El Brujo, un esterno che, al di là delle opinioni negative di molti, ha fatto la storia del Real Madrid. Ma si sa, Bernabéu aveva fiuto.
Amancio ha fatto la storia anche come allenatore del Real Madrid, iniziando a guidare il Castilla, la succursale, nel campionato di Seconda Divisione nel 1984. Assunse la guida della prima squadra del Real Madrid, fino a quando non venne sostituito da Luis Molowny nella stegione che portò nella bacheca madridista la Coppa UEFA.
Emilio Butragueño, Michel, Manolo Sanchís, Rafael Martín Vázquez e Miguel Pardeza costituivano quella mitica Quinta del Buitre che Amaro ha contribuito a consolidare. Amancio è succeduto a Paco Gento nel 2022 come presidente onorario del Real.
Nel 1966 vinse la sesta Coppa dei Campioni allo stadio Heysel di Bruxelles, in una storica finale nella quale segnò il primo gol nella sfida contro il Partizan Belgrado.
Amancio fece anche parte della squadra mondiale FIFA che nel 1968 affrontò il Brasile allo stadio Maracanà. È stato uno di quei giocatori che hanno rappresentato i valori che hanno fatto la storia del Real.
Mario Bocchio