Ci sono foto che non hanno bisogno di troppi commenti. Ma se la foto, come questa del grande fotoreporter Ciro Paolillo che da decenni ferma con il suo obiettivo le istantanee della vita dell’Agro, ritaglia un momento del derby Nocerina-Paganese, allora è un’opera d’arte.
Questa in particolare è il saluto tra i capitani, Chiancone della Nocerina e Jannucci della Paganese, prima del derby numero 36, in campionato, della storia, disputato il 12 aprile del 1981. Si perchè, checchè se ne dica, Nocerina-Paganese o Paganese-Nocerina è il Derby.
Giusto 73 stagioni calcistiche fa, campionato di Promozione 1950-‘51, le due formazioni si affrontarono per la prima volta in modo ufficiale. Chi più di me, può parlare di derby: nato a Pagani, vent’anni dopo il primo derby e dieci anni prima di quello in questa foto. Beffardamente di cognome Nocera, cresciuto a Pagani, spudoratamente perso per la Paganese, sposato con una nocerina, come da tradizione, e abito a Nocera: un quadro perfetto.
È un derby che non ha fatto dormire generazioni e generazioni di tifosi, quando il football era il sale della vita che accendeva gli animi, “tra le due città divise da una striscia d’asfalto”, come scrisse un inviato del Corriere dello Sport.
La Partita dell’anno che serviva, come tutti i derby, a salvare le stagioni. Mi manca il derby, che si vinca o si perda, ma i derby di una volta quelli che si giocavano a porte aperte. Quelli con forti tensioni, non potrebbe essere altrimenti, senza però andare oltre la piccata rivalità calcistica, facendolo uscire fuori dai canoni della partita “normale”. La becera violenza che ha “ucciso” i derby, costretti a disputarsi a centinaia e centinaia di chilometri di distanza, non serve più a nessuno. La violenza è fuori moda, ormai, o meglio non è stata mai di moda nel calcio che l’ha assorbita, per mortificare il senso dello sport. Sono e sarò sempre contrario ad un’idea di fusione. Si perderebbe l’identità di due popoli che, calcisticamente, hanno onorato la loro casacca.
Un’idea che scaturiva, puntualmente, quando una delle due sponde di Santa Chiara era in disgrazia o raggiungeva l’altra nella categoria superiore. Già a partire dagli anni 60, e poi negli anni a seguire, ogni tanto veniva fuori l’idea. Pagani e Nocera già sono state unite, sotto un unico stemma comunale, al tempo di Nocera de’ Pagani, ma il calcio è un’altra cosa: è sentimento, è passione, è appartenenza. Settantatre anni di derby, il primo vinto dalla Paganese 3-2, così come anche l’ultimo, ma a tavolino 0-3, senza disputarsi dopo l’esclusione, dei rossoneri, dal campionato di Lega Pro. 2013-‘14, in seguito alla partita-fantasma di Salerno, a proposito di derby.
In totale 52 incontri in campionato, con 22 vittorie della Nocerina, 17 vittorie della Paganese e 13 pareggi. In questa foto, due simboli, Chiancone e Jannucci, di quelle squadre che aprivano un nuovo decennio di derby. La gara d’andata era in programma il 30 novembre dell’80, una settimana dopo il terremoto, non fu disputata e si recuperò il 24 dicembre. Fu il primo derby senza il presidente della Paganese e sindaco di Pagani, Marcello Torre, assassinato 13 giorni prima: fu un malinconico 0-0. Anche la gara di ritorno al San Francesco finì in parità,1-1, ma fu derby “vero”, dinanzi a 5000 spettatori con larga rappresentanza paganese, come si evince dall’articolo del compianto Giuseppe Di Florio. Due gol, al 1′ per i rossoneri e al 21′ della riresa per gli azzurri, un espulso il molosso Nicolucci, gara sospesa per tre minuti dopo un’invasione di campo con fallito tentativo di aggressione all’arbitro, il signor Testa di Prato, tante occasioni da gol. Dopo il vantaggio, la Nocerina lascia campo alla Paganese che sfiora il pareggio con Trevisan e Fracas mentre Giordano, portiere della Paganese, evita con un prodigioso intervento il raddoppio a Magnini. Nella ripresa è la Paganese a prendere in mano la gara, mostrandosi più dinamica nella manovra, pareggiando con Fracas e sfiorando in due occasioni la rete del vantaggio sventata da Tortora con due splendide parate. Parte finale del match disputato dalla Nocerina in dieci con l’espulsione al 73′ di Nicolucci, espulso dopo un fallo di reazione su Alivernini che lo aveva scalciato in precedenza.
Questa è una delle tante cronache di un derby “normale”, senza vinti nè vincitori, che hanno onorato il calcio, con qualche stravaganza sugli spalti, dove erano assiepate le due tifoserie mai amiche, ma sportivamente rivali, come si addice ad un derby.
Sono nove anni che non si disputa il derby, il derby dell’Agro, o di S. Chiara come mi piace ribattezzarlo, dove si celebrano le vittorie dell’una o si derideva la sconfitta dell’altra. Solo questo dovrebbe essere Paganese-Nocerina o Nocerina-Paganese e speriamo che avvenga al più presto, perchè mi manca.
Mi manca l’attesa, i fiumi di parole riversate in quella settimana, lo riscrivere ed aggiornare i numeri di una sfida infinita, le tante sfaccettature, le sensazioni degli ex del passato, o dei tifosi, delle famiglie intere intrecciate dai sentimenti, come la mia. Mi manca il derby, in qualsiasi categoria, perchè Paganese-Nocerina o Nocerina-Paganese è il Derby.
Peppe Nocera