Formidabile quell’anno. Lo ha scritto Mario Capanna a proposito del ’68 e – dieci anni dopo – la stessa formula la si sarebbe potuta spendere tranquillamente per la stagione di Hans Krankl. Ai più giovani può non dire niente il nome di questo attaccante leggendario, al pari del calcio austriaco che certo non va per la maggiore di questi tempi. Ma il bomber del Rapid Vienna è stato davvero un campione, con meriti incredibili nel 1978, tali da interessare il Barcellona che andò a comprarlo.
Suoi i gol che permettono all’Austria di partecipare per la prima volta ad una fase finale dei Mondiali. E in Argentina Hans Krankl non solo segna 4 gol complessivamente, ma una doppietta la confeziona nel “derby” con la Germania Ovest e il gol che regala la vittoria per 3-2 a due minuti dal fischio finale rappresenta probabilmente l’apice della felicità calcistica del suo Paese.
Proprio in quella competizione l’Austria affrontò l’Italia, uscendone sconfitta per 1-0 grazie a un gol rapinoso di Paolo Rossi. In epoca di rigida marcatura uomo, Hans Krankl si trovò nella particolare situazione di dover misurare grinta e tempestività degli interventi di Bellugi nel primo tempo e di Gentile nella ripresa.
In due circostanze riuscì a far valere la propria abilità nel gioco aereo andando a impattare il pallone di testa, ma trovò in Zoff un portiere sempre attento che gli impedì di firmare un’altra grande impresa e magari raccogliere qualche voto in più, giusto i 7 che gli sono mancati per scavalcare l’inglese Kevin Keegan, che a quel Mondiale neanche partecipò.