Ha annunciato il Senegal al mondo
Nov 29, 2022

Ancora scossi dalla morte di uno degli sportivi più talentuosi di tutti i tempi, Diego Maradona, a 60 anni, il calcio africano è stato colpito da una tragedia tutta sua, la perdita di Papa Bouba Diop a 42 anni dopo una lunga malattia. Quando è filtrata la notizia della scomparsa dell’ex nazionale senegalese, lo shock è stato palpabile, per tante ragioni. Sebbene i giocatori possano vivere diversi momenti decisivi nel corso della loro carriera, il massimo splendore di Bouba Diop, senza dubbio, è arrivato con il successo shock per 1-0 del Senegal contro la Francia ai Mondiali del 2002. L’interessante ascesa dei Teranga Lions all’inizio degli anni 2000 coincise con la sconfitta nella Coppa d’Africa contro il Camerun. Fu un’ascesa costante. Tuttavia, Les Bleus, anche senza Zinedine Zidane, avrebbero dovuto schiacciare i debuttanti, e per una buona ragione.

L’esultanza dei senegalesi

La presenza di un 33enne Marcel Desailly nel cuore della difesa, Patrick Vieira a centrocampo e il prolifico Thierry Henry in avanti, rafforzarono  ulteriormente la convinzione tra gli osservatori che la partita di apertura avesse, nel complesso, una conclusione scontata. Diop, tuttavia, aveva altre idee. Dopo che El Hadji Diouf  lasciò  Frank Lebouef disteso sul tappeto erboso dopo essere stato passato  sul fianco sinistro, Papa Diop giocando d’azzardo colse l’occasione che gli era stata offerta.

Il gol di Papa Diop

C’erano sei giocatori francesi nell’area di rigore prima che Diouf giocasse la palla nell’area da sei yard, metà delle quali vicino al torreggiante centrocampista senegalese, ma tutto ciò non aveva importanza.  A Diop, imperterrito, non si doveva negare il suo momento. In verità, la palla è rotolata gentilmente verso l’allora giocatore del Lens, che addentò la preda non lasciandosi sfuggire una storica occasione. Mentre molti attribuiranno questo colpo alla fortuna, altri insisteranno che è stata la sua giusta ricompensa per aver colto l’attimo. D’altronde da sempre, la fortuna favorisce i coraggiosi. La Francia ha avuto un’ora per replicar ma non è riuscita a trovare il pareggio. I campioni del mondo in carica erano stati acclamati prima del calcio d’inizio, ma alla fine si chiesero come fosse stato possibile perdere 1-0 contro il Senegal. E forse se lo chiedono ancora oggi.

Il Senegal al Mondiale del 2002

Quel successo ha definito il resto della carriera di Diop e sicuramente compete con la vittoria per 1-0 del Camerun contro l’Argentina di Maradona a Italia ’90, per il risultato più scioccante di sempre. Mentre la maggior parte degli osservatori tende a optare per il successo dei Leoni Indomabili, che vennero ridotti a nove uomini contro i sudamericani, la storia del successo della nazione centrafricana viene spesso ignorata.

Il Senegal, d’altra parte, non aveva mai preso parte ad una fase finale dei Mondiali. Erano pesciolini piccoli in tutti i sensi, ma non vennero  turbati da quel tag per eguagliare il miglior risultato dell’Africa sulla scena mondiale. Diop segnò altri due gol, con una doppietta nel fragoroso 3-3 contro l’Uruguay: alla fine fu il capocannoniere dei Teranga Lions nella loro prima ribalta mondiale.  Ad oggi, nessun giocatore senegalese ne ha realizzati così tanti, visto che il Senegal  ha gareggiato in Russia nel 2018.

Quella di Papa Diop è stata una carriera da nomade del calcio, che  lo ha visto protagonista in Premier League con il Fulham – dove è diventato un favorito tra i tifosi del club – per poi fare la sua parte nell’ aiutare il Portsmouth al successo nella FA Cup del 2008, il primo trionfo nella competizione in 69 anni.

Bouba Diop nel Portsmouth con la FA Cup

Ma Bouba Diop ha lasciato un segno indelebile nello sport soprattutto con quello storico gol contro la Francia, un successo pieno di significati, visto che il Senegal è stata una colonia francese.

Ha annunciato il Senegal al mondo a Seul contro i campioni in carica, facendo guadagnare un considerevole rispetto ai Teranga Lions dopo le previsioni prepartita … ed è così che dovremmo ricordarlo.

Riposa in pace, Wardrobe!

Mario Bocchio

Condividi su: