Prosegue la rubrica “Anni da bere” le Nobili Maglie, una lettura particolare di quel calcio che ci piaceva tanto attraverso la nostra collezione anni ’70 e anni ’80.
Oggi presentiamo la prima maglia del Brescia indossata nel campionato di serie B nel 1979-‘80. Come ci spiega Ciro Cassaneti, è blue in lanetta a maniche corte, collo a Ve polsini bianchi. Lo sponsor tecnico è Prince of Wales antecedente alla Umbro: l’etichetta è presente nel collo. Sul davanti invece, compare lo sponsor tecnico Tepasport con il logo cucito. Sempre sul davanti è ricamata la Leonessa, simbolo del Brescia e della città di Brescia.
La stagione seguente i lombardi indossano la stessa identica maglia con la differenza nell’ etichetta, dove compave il logo Umbro a discapito di Prince of Wales. Il numero 3 è bianco è cucito sulla schiena, nella classica forma Umbro. Questa maglia è stata indossata da Dino Galparoli.
Il presidente Sergio Saleri ingaggiò Nardino Previdi quale direttore sportivo e confermò Luigi Simoni sulla panchina delle Rondinelle. Pochi ritocchi ma mirati, in attacco a sostituire Oriano Grop venne scelto Domenico Penzo, a centrocampo arrivarono Claudio Maselli, Walter Salvioni ed il mediano Pietro Biagini.
Il Brescia partì con tre sconfitte nelle prime quattro giornate, dopo la vittoria sull’Atalanta infilò sette risultati utili e chiuse l’andata a 20 punti. Il girone di ritorno fu un crescendo di condizione e di risultati, con 25 punti incamerati ed una promozione arrivata sul filo di lana, l’8 giugno (1-0) alla Ternana al Rigamonti.
Domenico Penzo fu il bomber della squadra con 12 centri, seguito a quota 9 da Bortolo Mutti.
Oltre ai già citati calciatori, c’erano anche Astutillo Malgioglio, Dario Bonetti, Gabriele Podavini, Gianni Da Biasi e Pasquale Iachini.