Un volto storico del calcio, anche della Pistoiese, se n’è andato. È infatti venuto a mancare all’età di 87 anni Enzo Riccomini, tecnico che tra gli anni Settanta e Ottanta ha lasciato il segno in numerose squadre.
Memorabile la sua esperienza alla Pistoiese, divisa in due fasi con un totale di quasi duecento panchine. La prima, cominciata nel novembre del 1977, è culminata con la storica promozione in Serie A, arrivata nel giugno del 1980 dopo il pareggio contro il Lecce. Dopo due anni alla guida della Sampdoria, Riccomini decise di tornare sulla panchina degli arancioni, scesi intanto in Serie B. La seconda parentesi alla Pistoiese si chiuse con l’amara retrocessione in terza serie.
Per Riccomini in carriera esperienze importanti anche sulle panchine di Ternana, Ascoli, Arezzo, Barletta, Sambenedettese, Alessandria e Viareggio.
Così parlava Riccomini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport dopo la promozione della Pistoiese in Serie A: “Ho sempre creduto in questa squadra. Ho avuto tra le mani un’ottima fusione di giovani e anziani che si sono capiti subito, che hanno trovato un’intesa ideale, cementata lungo il campionato dalle battaglie che sostenevano e dai risultati che ottenevano. Una squadra che ha dimostrato un grande equilibrio e che ha saputo superare momenti di stanca e anche di sconforto, senza mai abbandonarsi alle esaltazioni e alla gioia sfrenata quando venivano i successi. Magari la squadra non ha entusiasmato sul piano del gioco, ma è sempre arrivata dove voleva arrivare”.
Originario di Piombino, da calciatore militò nelle giovanili della Fiorentina, poi nell’Empoli e nella Sestese.Iniziò la carriera di allenatore con l’Empoli e il Viareggio, per poi passare alla Ternana, con cui ottenne una promozione in Serie A nel 1973-‘74.