Per poco non battè il record del suo miglior piazzamento in serie A
Giu 30, 2022

Prosegue la rubrica “Anni da bere” – una lettura particolare di quel calcio che ci piaceva tanto attraverso le maglie dei protagonisti – con la divisa dell’Ascoli nella stagione 1981-’82.

Il completo è quello indossato da Simone Boldini.

Particolare dello sponsor ricamato
Simone Boldini sulle figurine

Fu l’anno del primo sponsor commerciale sulla maglia dei marchigiani, “Pop 84”, marca di abbigliamento specializzata in jeans, interamente ricamato – come spiega Ciro Cassaneti – La base della maglia è della NR, all’interno c’è una piccola targhetta ma sull’ esterno nessuno stemma. Nel retro c’è una toppa nera cucita sulla schiena, e all’ interno è cucito il numero 3 in pelle plastificata.

La “rosa” completa dell’Ascoli 1981-’82

La maglia dell’ Ascoli di quel campionato – fa notare Cassaneti –  era di base NR ma venne assemblata mettendo i numeri e lo sponsor ricamato dal maglificio “Fashion Sport”.

Nella stagione 1981-‘82 l’Ascoli di Costantino Rozzi e Carlo Mazzone per poco non battè il record del suo miglior piazzamento in serie A stabilito nel 1979-‘80: la squadra marchigiana ottenne infatti un sorprendente sesto posto, grazie soprattutto ad un ottimo girone di ritorno nel quale raccolse 19 punti, terzo punteggio alle spalle della Juventus campione d’Italia e della Fiorentina, giunta al secondo posto. Miglior marcatore ascolano con 7 reti Hubert Pircher, una in Coppa Italia e sei in campionato.

Il difensore Simone Boldini esordì in serie A con la maglia del Como. Giocò poche partite in tre anni al Milan. Titolare all’Ascoli per quattro campionati, militò poi per due stagioni nel Napoli e nell’Atalanta.

In quell’Ascoli c’era anche François Zahoui. Soprannominato Zigulì, in Costa d’Avorio lavorava presso un’azienda produttrice di bottiglie. Giunse in Italia a vent’anni, acquistato da Costantino Rozzi, che lo scoprì a Marsiglia. È stato il primo calciatore africano nella storia ad esordire nel campionato di serie A. Costato 10 milioni di lire e messo a libro paga con il minimo sindacale di un milione e duecentomila lire mensili, il giovane ivoriano non riuscì a trovare posto in squadra, chiuso da De Ponti, Greco e Torrisi.

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