Aprire il Giornale di Vicenza e osservare “La foto del giorno” è stato veramente tuffarsi nel passato. L’immagine della squadra vincitrice del titolo provinciale di categoria Juniores focalizzata, infatti, fa emergere in me un mare di ricordi agrodolci di un calcio giovanile perso nella nebbia. Il Camisano, società satellite del Lanerossi di un tempo che sfornò tra i tanti giocatori un certo Walter Speggiorin, evoca il ricordo di una qualificazione mancata per un soffio della mia squadra Juniores di allora.
Non perché giocassi con la Robur di Thiene, ma perché militavo nei rossoneri del Thiene nello stesso girone dei cugini giallorossi della Conca. AC Thiene e US Robur nel campionato 1971-‘72, infatti, si giocarono lo spareggio per entrare nella semifinale provinciale essendo le due squadre classificate entrambe prime a pari punti in classifica generale del Girone B, mentre il Camisano si affermò primo nel Girone D. Negli altri due Gironi meno difficili, il Lux Castelgomberto vinceva quello A, mentre nel Girone C si affermava il Breganze. Vado allora a rileggermi l’articolo riguardante quella stagione dall’amaro epilogo per la mia squadra.
Un campionato nel quale giocando da mezzala segnai ben 17 gol, dei quali 5 su rigore. Dal Gazzettino 31 marzo 1972 : “Vittoriosi del girone gli Juniores Robur. La squadra degli Juniores della Robur, ottimamente allenata da Giorgio Grotto e dal suo direttore tecnico Romano Menaldo, ha vinto il proprio girone e si è classificata come semifinalista per il titolo provinciale. La squadra roburina partita col favore del pronostico, ha dovuto lottare contro una sfortuna che nella prima parte del campionato si è accanita in modo particolare e con un sorprendente ed irriducibile AC Thiene che ha ammainato bandiera solo dopo lo spareggio finale conclusosi in parità e risolto con il sistema del lancio della monetina.
La vittoria finale comunque è stata voluta da tutti i giocatori che stringendo i denti sono riusciti a concludere imbattuti il girone di ritorno battendo anche il Thiene ed arrivando allo spareggio di Costabissara. Non c’è in particolare un giocatore da elogiare: tutti si sono prodigati e lo dimostra che su undici giocatori impiegati, 10 hanno segnato almeno una volta senza esclusione di ruolo , e si può ben dire che abbiamo avuto l’attacco più prolifico essendo state realizzate 43 reti mentre quelle subite sono state dodici. Con tali premesse gli atleti si preparano allo scontro finale per il titolo provinciale”.
Prendo, tra le foto d’epoca, lo stampato dei risultati finali dei quattro gironi mettendo a fuoco i numeri. Vedo che i gol fatti dalla Robur sono esattamente 43, ma c’è una discrepanza sui gol subiti dai cugini che sono addirittura solo 11, mentre osservo i nostri dati: 37 gol fatti (17 sono mie) con 13 subiti.
Allora faccio una riflessione perché in quello spareggio la monetina mi è rimasta di traverso: dopo il pareggio nei tempi regolamentari, perché non essere andati ai supplementari e caso mai ad oltranza ai calci di rigore dove ero uno specialista? Capisco! È solo un quesito inutile, ma che torna alla mente quando ritrovi una foto di una squadra con giocatori familiari a cinquant’anni di distanza ricordando con nostalgia tanti amici, anche avversari, che non ci sono più e con i quali hai condiviso e vissuto le stagioni giovanili, alimentando la passione sportiva , come nel mio caso, con una dieta ferrea a base di calcio.
Giuseppe (Joe) Bonato