Davide Nicola è un tecnico di poche parole, uno che pensa ai fatti prima di tutto. La sua carriera da difensore ne è l’esempio, per non far segnare gli avversari l’efficacia viene al primo posto. Alla guida della Salernitana, data per spacciata dai più, ha compiut un altro miracolo sportivo.
Appesi gli scarpini al chiodo, Davide Nicola, prende quasi subito il patentino per poter allenare e la sua prima panchina è quella del Lumezzane, ultima squadra del Nicola calciatore. Nemmeno un anno di Serie C che passa alla serie cadetta, precisamente al Livorno. Con i labronici ottiene una strepitosa promozione, del tutto inaspettata ai nastri di partenza. Il primo assaggio di Serie A per Davide, però, è tutt’altro che roseo. A Livorno – racconta Giuseppe Contino – viene prima esonerato e poi richiamato per il rush finale, non riuscendo, però, ad evitare la retrocessione degli amaranto. Dopo Livorno viene chiamato al Bari. L’avventura con i galletti dura appena un anno, pur avendo un ruolino di marcia tutt’altro che negativo la società lo esonera. Dopo qualche mese di inattività viene chiamato dal Crotone, alla prima volta nel massimo campionato.
A Crotone il tecnico viene chiamato per sostituire Ivan Juric, che aveva conquistato la storica promozione per poi accasarsi al Genoa. Nicola prende in mano una squadra giovane e inesperta, sono tanti infatti i calciatori alla primissima esperienza in Serie A. Il girone d’andata dei pitagorici è disastroso. I rossoblu ottengono solo 9 punti e occupano l’ultimo posto in classifica. Nel girone di ritorno, però, la svolta. Il Crotone totalizza, infatti, 25 punti contando tutto il girone di ritorno.
A gennaio i calabresi ottengono una cruciale vittoria contro l’Empoli, diretta concorrente per la salvezza. Ma quello che accade da aprile in poi è straordinario. Dopo la vittoria in casa del Chievo, la prima vittoria esterna del Crotone in Serie A, i pitagorici vincono all’Ezio Scida contro l’Inter. Oltre alle vittorie già citate contro clivensi e nerazzurri, nelle ultime nove giornate di campionato i calabresi battono Sampdoria, Udinese, Pescara e Lazio, pareggiano contro Milan e Torino e subiscono una sola sconfitta contro la Juventus. Sono ben 20 i punti totalizzati nelle ultime 9 giornate di campionato e che valgono la permanenza in Serie A a discapito dell’Empoli.
Al termine del campionato, Davide Nicola è ben contento di mantenere la promessa fatta pochi mesi prima: andare in bici da Crotone a Torino.
L’avventura di Nicola al Crotone finisce bruscamente solo qualche mese dopo aver portato la squadra alla salvezza. Il tecnico decide di rassegnare le dimissioni per incomprensioni con la dirigenza crotonese. Dopo un anno senza panchina viene chiamato per sostituire Velázquez all’Udinese ma la sua avventura in Friuli non è redditizia e dura solo qualche mese.
L’anno successivo va al Genoa, club che lo aveva lanciato come calciatore. Nicola al Ferraris sostituisce Thiago Motta e trova una squadra ultima in classifica con soli 11 punti. Ancora una volta il suo girone di ritorno fa la differenza e a fine stagione porta i rossoblu alla salvezza con ben 28 punti raccolti dal tecnico piemontese. Preziosi, però, decide di non confermarlo e Davide si ritrova di nuovo senza panchina.
A gennaio del 2021, però, è il Torino a chiamarlo, ancora una volta per ottenere la salvezza. Anche in granata, lui che lo aveva vestito anche da calciatore, riesce ad ottenere la salvezza. Conquista 24 punti in 20 partite ma per la stagione successiva Urbano Cairo decide di puntare su Juric, reduce dalle annate super all’Hellas Verona.
Nella stagione 2021-‘22 la Salernitana, tornata in Serie A dopo 23 lunghissimi anni, è in crisi nera. In panchina si sono avvicendati Castori, autore della promozione, e Colantuono ma il risultato non cambia, i campani sono il fanalino di coda del campionato. Nicola viene chiamato nel febbraio 2022 dal nuovo presidente Iervolino. Davide trova una squadra rivoluzionata nel mercato di gennaio dal ds Sabatini e ha bisogno di tempo per trovare la quadra. L’esordio, però, è tutt’altro che banale. I granata, infatti, fermano all’Arechi il Milan sul 2-2 dopo essere stati in vantaggio di due reti. Nelle prime 7 partite della gestione Nicola la Salernitana ottiene solo 3 punti, troppo poco per sperare nella salvezza. Il 10 aprile i campani disputano una grande partita contro la Roma venendo raggiunti e sconfitti solo nelle battute finali del match. Da quel momento in poi i granata acquistano consapevolezza.
Nelle successive 5 partite, infatti, la Salernitana ottiene ben 4 vittorie e un pareggio, contro la fortissima Atalanta. L’ultima vittoria, il recupero della ventesima giornata contro il Venezia, porta per la prima volta in campionato i campani fuori dalla zona retrocessione. Dall’arrivo del tecnico piemontese la squadra ha cambiato marcia, sembra correre molto di più degli avversari e gli acquisti di Ederson, Bohinen, Verdi e Mazzocchi, solo per citarne alcuni, hanno alzato sensibilmente l’asticella. Ottenuta la salvezza, Davide Nicola ha promesso che andrà a piedi da Salerno a Città del Vaticano per far visita a Papa Francesco.