Sulla Ghirlandina ritornano a cantare i Canarini
Apr 24, 2022

La storia della squadra di calcio di Modena comincia nel 1912 con la nascita dell’Audax Foot Ball Club, che diventa il Modena Football Club dopo la fusione con l’Associazione Studentesca Calcio.

 

Una formazione dell’Audax Foot Ball Club nel 1912, anno della fusione con l’Associazione Studentesca del Calcio che portò alla nascita del Modena Football Club

 

Dopo una sospensione dell’attività sportiva in concomitanza con il periodo della Prima Guerra Mondiale, negli anni Venti i canarini si distinguono come una delle squadre più forti del panorama calcistico italiano.
Tuttavia nel 1932 arriva la retrocessione in Serie B; inoltre nel 1935 la squadra è costretta a cambiare denominazione in Modena Calcio, per assecondare le imposizioni del regime fascista, contrario agli anglicismi.

 

La squadra del 1919-’20, alla ricostituzione della società dopo la Grande Guerra.

 

I canarini riescono a tornare in Serie A solo nel 1937-’38, per poi retrocedere in cadetteria la stagione successiva e tornare subito dopo nella massima serie, fino al 1943. Nel ‘44 diventa Gruppo Sportivo Modena, ma dopo la pausa dovuta alla Seconda Guerra Mondiale riprenderà la denominazione Modena F.C. 1912, con la quale arrivano grandi risultati: al termine della stagione 1946-’47 i modenesi si classificano infatti terzi dietro al Grande Torino e alla Juventus, ottenendo il piazzamento finale più prestigioso nella storia del club. Nella stagione 1947-48 arriva un ottimo quinto posto, ma nel ‘49 una durissima crisi societaria porta ad una nuova retrocessione in Serie B. Negli anni Cinquanta, dopo diversi anni di Serie B, arriva il grande contributo finanziario dell’azienda cremonese Zenit, che associa il proprio nome a quello del Modena.

 

Il Modena che, nella stagione 1946-’47, colse lo storico terzo posto in Serie A, tuttora il miglior piazzamento dei gialloblù nella massima categoria.

 

Il Modena del 1947-’48, sesto classificato in massima serie.

 

Tuttavia la promozione in Serie A non perviene e nel ’60, a seguito dell’abbandono del club da parte dell’azienda, arriva la retrocessione in Serie C. 
Nel 1960-’61 il Modena viene promosso in Serie B e la stagione successiva ottiene subito anche il ritorno in Serie A. I canarini restano nel massimo campionato per due stagioni e nel ’64 retrocedono nuovamente nella serie cadetta. Vi restano fino alla stagione 1971-’72, quando scendono nuovamente in Serie C. Nel ’75 il Modena torna in B, poi retrocede di nuovo in C nel ’78 e infine cade fino in C2 nel ‘79.

 

Il Modena del 1975-’76.

 

La stagione successiva torna in C1, categoria nella quale rimane fino all’87, vincendo due Tornei Anglo-Italiani nell’81 e nell’82: il Modena è la società italiana che può vantare un maggiore numero di vittorie di questa particolare manifestazione.

 

Il Modena del 1980-’81, vincitore della sua prima Coppa Anglo-Italiana.

 

Al termine della stagione 1986-’87 i gialli tornano in Serie B, ma la stagione successiva arriva una nuova retrocessione. I gialli restano in Serie C fino al ’90, quando vengono promossi nuovamente nella serie cadetta dove restano per quattro stagioni. Nel ’94 una nuova retrocessione apre un lungo ciclo di Serie C che dura per tutti gli anni ’90.

 

Raffaello Vernacchia con la prima maglia modenese sponsorizzata, stagione 1981-’82.

 

Con l’arrivo di Gigi Montagnani alla presidenza del club, nel 1997, comincia la rincorsa alla Serie B che il compianto presidente, morto nel 2000, non ha però il tempo di vedere.

 

Maino Neri, 11 stagioni a Modena (1940-1951) di cui 5 da capitano.

 

La promozione arriva infatti al termine della stagione 2000-’01 con il trionfo di una squadra storica guidata dall’allenatore Gianni De Biasi e creata dal ds Doriano Tosi; tifosi e calciatori chiamano la truppa canarina “Longobarda”, in onore al film “L’allenatore nel pallone”, con Lino Banfi. Nella stagione successiva la Società viene acquisita dall’imprenditore Romano Amadei, patron dell’azienda internazionale Immergas, e ottiene la seconda promozione consecutiva tornando in Serie A dopo 38 anni di assenza.

 

 

La promozione nella massima serie dei canarini: il 12 maggio 2002 con lo 0-0 a Marassi contro il Genoa la Longobarda coronò il sogno di un’intera città.

La stagione successiva i gialli riescono a conquistare una salvezza brillante nel massimo campionato, ma nel 2003-04 tornano di nuovo in Serie B.
Negli anni successivi arriva anche la sponsorizzazione della Kerakoll, multinazionale modenese del patron-tifoso Romano Sghedoni; il Modena milita nella serie cadetta, e nella stagione 2005-2006 partecipa ai play-off di Serie B.

 

 

 

Nel 2010 la Società viene rilevata da Andrea Casari, che nel 2012 la cede a sua volta all’ imprenditore romano Stefano Commini.
Nella stagione 2013-’14 la presidenza viene assunta dal procuratore Antonio Caliendo; la squadra partecipa ai play-off di Serie B e mantiene la categoria fino al campionato 2015-’16, al termine del quale arriva la retrocessione in Lega Pro.

 

 

Dopo una salvezza stentata in Lega Pro, nel 2017 la Società viene sfrattata dallo stadio Braglia per morosità, e si iscrive in extremis al campionato di Serie C 2017-’18. Il 28 novembre 2017 il Modena F.C. 1912 fallisce dopo 105 anni di storia e la Federazione dispone la cancellazione dal campionato e la revoca della affiliazione della società.

 

Carmelo Salerno, Luigi Apolloni e Doriano Tosi sul campo del Braglia.

 

Nei mesi successivi il Comune di Modena emette un bando per la selezione di una società dalla quale far ripartire la storia del calcio nella città della Ghirlandina. Il 18 maggio 2018 il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli assegna l’eredità sportiva del Modena alla Società Pro Modena S.r.l, costituita da Romano Amadei, Romano Sghedoni, Doriano Tosi e Carmelo Salerno, che ne è il presidente.
Dopo l’aggiudicazione del bando la Società Pro Modena cambia denominazione in Modena F.C. 2018, e comincia il lavoro di rifondazione della compagine canarina, in vista della partecipazione al Campionato di Serie D 2018-’19 con Luigi Apolloni come allenatore. Dalla stagione 2019-’20 il Modena è ritornato in C.

 

Il Modena festeggia il ritorno in Serie B dopo aver battuto il Pontedera

“Dal fallimento alla Serie B: storia del Modena diesel che ha ritrovato il calcio che conta”, ha intitolato così il suio articolo la “Gazzetta dello Sport” il 23 aprile 2022.

Come detto, solo quattro anni prima i gialloblù giocavano in Serie D. La squadra di Attilio Tesser ha iniziato lentamente ma poi in autunno ha lanciato la sua rincorsa alla Reggiana fino al testa a testa finale. E ce l’hanno fatta.

Condividi su: