Difensore centrale ma anche un po’ goleador, lì in mezzo alla mischia, quando c’è un calcio piazzato. Milanese doc ma anche un po’ scozzese, precisamente di Kilmarnock. Visionario per esperienza, quella che ha fatto a Cittadella, indimenticabile, ma anche un po’ lupo, dal pelo… cosentino. Oppure Orso, dall’artiglio… alessandrino.
Vogliamo raccontare – come ha fatto “Tacchetti di Provincia” – la storia di Manuel Pascali, simbolo di una Provincia che con il lavoro e il sacrificio è stata capace di farsi spazio e togliersi parecchie soddisfazioni, partendo proprio dal capolavoro di Cosenza. Una delle tante vite sportive di questo ragazzo nato il 9 settembre 1981.
Il 16 giugno 2018 Paska vince i playoff di Lega Pro con il Cosenza e contribuisce a riportare i Lupi in B dopo ben 15 anni. Ma come, non gli dicevano “Cosa vai a fare lì, a 36 anni?”. Ci è andato con umiltà sì – perché in quei giorni è stato davvero vicino a firmare per una squadra di serie D – ma a fare il protagonista.
La stessa storia di quando il 3 luglio 2015 passa dal Kilmarnock – Scozia – a Cittadella. Dicevano fosse vecchio e arrugginito, poco adatto ormai al nostro calcio e invece? Ha vinto un campionato di C in carrozza, da leader indiscusso di uno spogliatoio pieno di visionari come lui, tra cui capitan Iori e Christian Kouamè.
Ma facciamo un passo indietro ancora, e spieghiamo come Pascali sia riuscito nella sua lunga carriera a sfidare e marcare uomo contro uomo, su angolo dell’avversario, uno come Virgil Van Dijk. A inizio carriera viene acquistato dal Parma (dopo aver giocato anche in C2 ad Alessandria, campionato 2002-’03) ma non riesce ad esordire in A. Così passa al Foligno, in prestito, con cui raggiunge un primo grande obiettivo di provincia: giocare i playoff di C1, traguardo storico per la società umbra. Nel luglio 2008 la decisione che gli cambia la vita.
Su suggerimento di Stefano Salvatori, amico di Sergio Porrini, suo ex compagno di squadra all’Alessandria e nel Pizzighettone e , e di Jim Jefferies, allenatore del Kilmarnock, decide di andare in prova proprio al Kilmarnock. Presto convince tutti, firma un triennale e indossa pure la fascia da capitano dal 2011.
Nel novembre 2011 segna il gol decisivo che serve per battere i Rangers per la prima volta dal 1978 e grazie a questo successo, inoltre, ha impedito ai Rangers di eguagliare il record di 15 vittorie esterne consecutive nel campionato scozzese, che risaliva al 1929. Ma c’è di più perché alza, da capitano, la Coppa di Lega scozzese nella finale di Hampden Park contro il Celtic per la prima volta nella storia del club. Un trionfo per uno come lui. Che ha sempre creduto nei propri sogni e ha sempre saputo come realizzarli. Anche in provincia.