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Senza immaginare cosa sarebbe successo il 16 luglio 1950 al Maracanã, Brasile e Uruguay giocarono nel maggio di quell’anno tre partite per la settima Copa Rio Branco, la cui ultima edizione ebbe luogo nel 1976. Delle dieci volte in cui è stata giocata, sei sono state vinte dai brasiliani.
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La Coppa si gioca dal 1931, alternando la sede, al meglio delle due partite. Le prime due edizioni sono state vinte dalla Seleção, poi l’Uruguay ne ha portate a casa due di fila. Nel 1947 e nel 1948 ne vinsero una a testa e quella precedente alla ripresa dei Mondiali fu un ottimo contesto per migliorare la preparazione di entrambe le squadre.
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La prima partita si è giocata il 6 maggio allo stadio Pacaembu con una vittoria uruguaiana 4-3 con gol di Julio Pérez, Óscar Míguez (due volte) e Juan Alberto Schiaffino. Per i brasiliani hanno realizzato Zizinho e Ademir Menezes due volte.
Rispetto alle squadre titolari che si sarebbero poi affrontate nella Coppa del Mondo, il Brasile aveva cinque giocatori (il portiere Barbosa e gli attaccanti Zizinho, Menezes, Rosa Pinto e Chico) e l’Uruguay ne aveva sette (Roque Gastón Máspoli, Matías González, Obdulio Varela, Rodríguez Andrade, Pérez, Míguez e Schiaffino; fu impiegato anche Ghiggia nel secondo tempo).
Nella rivincita del 14 maggio, giocata allo stadio São Januario di Rio de Janeiro (il Maracanã avrebbe aperto poco più di un mese dopo), i verdeoro vinsero 3-2 con le reti di Jair, Jair Rosa Pinto e Chico. Julio Pérez e Hugo Villamide andarono in rete per la Celeste.
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Considerando la finale mondiale del 16 luglio, il Brasile ha utilizzato gli stessi cinque della prima partita della Copa del Rio Branco con l’aggiunta di Juvenal e Friaça. L’Uruguay aggiunse Ghiggia come titolare, e qualche minuto giocarono anche Eusebio Tejera e Schubert Gambetta.
A parità di punti, per la prima volta nella sua storia per assegnare la Copa Rio Branco si dovette disputare una sorta di spareggio. Che venne giocata il 18 maggio a Rio de Janeiro.
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Per quell’ultimo incontro, gli allenatori si avvicinarono molto agli undici titolari che meno di due mesi dopo si sarebbero incontrati al Maracanã. L’allenatore brasiliano Flávio Costa schierò i nove titolari (Barbosa, Juvenal, Danilo Alvim, Bigode, Friaça, Zizinho, Menezes, Rosa Pinto e Chico), con il capitano Augusto e Bauer.
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Nell’ Uruguay le uniche due differenze erano sul lato destro (in quella terza partita è entrato anche Gambetta al posto di Juan Carlos González) e sul puntatore sinistro (Rubén Morán, che ha giocato i 90 minuti dell’ultima partita di Coppa del Mondo).
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Il 18 maggio il Brasile ha vinto 1-0 con un gol di Ademir Menezes e ha vinto la Copa Rio Branco; ma pochi immaginavano che poche settimane dopo le due nazionali si sarebbero affrontati di nuovo, con il risultato clamoroso e catastrofico (se visto con gli occhi dei brasiliani) del 2-1 a favore dell’Uruguay. Che sollevò al cielo la Coppa Rimet.
che i membri della squadra azzurra hanno festeggiato 2-1 e conoscendo il peso esatto del trofeo Jules Rimet.
Mario Bocchio