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Lo Shakhtar Donetsk, la squadra più forte del campionato ucraino assieme alla Dinamo Kiev sta vivendo con ansia la crisi ucraina. Il Donbass è mutato in un territorio di guerra già dal 2014 quando le regioni di Donec’k e Luhans’k si autoproclamarono indipendenti dall’Ucraina. Iniziata la guerra civile tra filorussi e ucraini, la città di Donetsk ha subìto numerosi bombardamenti negli ultimi otto anni che hanno causato la distruzione dell’aeroporto internazionale e della Donbass Arena, lo stadio dello Shakhtar. Il calcio fra Ucraina e Russia – scrive Roberto Tassi – pertanto, non può che patire la stessa sorte della popolazione dei territori del Donbass.
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Dall’inizio della guerra civile tra le repubbliche secessioniste e il governo di Kiev, lo Shakhtar Donetsk ha giocato le proprie partite casalinghe prima a Leopoli e in seguito a Charkiv. Ad oggi la squadra continua ad allenarsi a Kiev ma, secondo indiscrezioni, è evidentemente molto scossa dalla crisi internazionale tra Ucraina e Russia.
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Lo Shaktar, nella sua storia, ha militato nel campionato dell’URSS sino al 1990 quando fu inglobato nella nascente lega ucraina. Sotto gli anni sovietici dell’Ucraina, il club si è assicurato una partecipazione costante al torneo succitato vincendo numerose coppe nazionali. La tifoseria è una delle più accese dell’intero paese e, nonostante la squadra abbia partecipato per grande parte della sua storia al campionato russo, coltiva un sentimento nazionalista espresso a più riprese sugli spalti.
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“The Club”, ovvero, il nucleo storico della tifoseria ha sfoggiato spesso atteggiamenti filonazisti in netta opposizione alle repubbliche secessioniste del Donbass. Inoltre, negli ultimi anni ha contribuito a rinsaldare i legami con le altre tifoserie al fine di contrastare l’ideologia filorussa in nome del popolo ucraino e dei suoi valori. Molti ultras hanno oltremodo prestato servizio tra le fila dell’esercito ucraino in guerra e mostrato con fierezza la bandiera della marina militare negli stadi.
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Il calcio fra Ucraina e Russia ha patito nel passato recente la guerra civile, una guerra che ora sembra acuirsi sempre più e spostarsi su livello internazionale. Eppure, è singolare questa appartenenza così stretta all’Ucraina da parte degli ultras e dei tifosi di Donetsk. Come già anticipato, lo Shakhtar Donetsk ha partecipato per gran parte della sua storia (circa dal 1918) al campionato sovietico.
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Dal 1990, dopo la dissoluzione di quella era l’Unione Sovietica, ha preso vita il campionato ucraino con lo Shakhtar come protagonista. Ciò che risulta particolare è quanto il calcio riesca a plasmare comunità coese, seppur contraddistinte da ideali malsani. Il legame tra calcio e territorio, tra calcio e ideologia, sfiora vette sociali inimmaginabili.
La guerra, purtroppo, ha dato forza a ciò che era circoscritto negli stadi spingendo i protagonisti degli spalti a esporre il loro malcontento imbracciando le armi.