La terapeutica bellezza dell’arte letteraria, e fiumi di ricordi a decriptare passato, presente e futuro di un leader silenzioso. Con il libro “Un lavoro da mediano”, edito da Hoepli, Alessandro Gazzi porta a compimento un percorso non solo sportivo, ma di prospettiva, scrivendo un libro che narra dei capitoli della sua carriera e della sua vita.
“Un ragazzo come tanti, solo molto fortunato”: Alessandro Gazzi è la classe operaia che trasmuta pensieri in parole, emozioni in pagine. Una scuola del tutto personale che, la sua storia professionale racconta, scrive capitoli importanti proprio nei campi della Serie C.
Le tracce più evidenti del passaggio sui campi di Gazzi si trovano in massima serie. Quantità, sacrificio, grinta “silenziosa” le sue qualità. L’esordio ufficiale tra i professionisti con la maglia Treviso all’età di 17 anni. Sarà poi con la Viterbese in Serie C1 che Gazzi inizierà ad affermarsi. 31 partite e 1 gol con cui aiuterà i gialloblu a raggiungere la finale playoff, persi poi contro il Crotone.
Serie B che arriverà comunque per il mediano veneto grazie alla chiamata del Bari: è in maglia biancorossa che probabilmente Gazzi gioca i suoi anni migliori. Con i pugliesi sarà protagonista di cinque stagioni di B, intervallate da un anno di comproprietà alla Reggina, ma, soprattutto, due campionati di Serie A. Anni in cui diventa pilastro del centrocampo di Gian Piero Ventura.
Terminata la propria esperienza al Bari, Gazzi continua il proprio viaggio sportivo approdando prima al Siena, e poi al Torino, dove giocherà per quattro anni. Dopo un’ultima esperienza in A con il Palermo, nell’estate del 2017 Gazzi riabbraccia la C, accettando l’ambizioso progetto dell’Alessandria. Una scalata ripida ma tutt’altro che impossibile, al quale il mediano classe ’83 contribuisce in maniera decisiva, con 111 presenze in 4 stagioni, culminate con la storica promozione in Serie B.
Il giorno del ritiro dal calcio giocato, l’Alessandria onora Gazzi con un messaggio che esprime perfettamente lo spirito e l’essere del centrocampista: “Come uomo e calciatore un esempio quotidiano e silenzioso del bello del calcio. Giocate essenziali, fatte sempre al momento giusto, senso della posizione, sempre vicino al compagno e addosso all’avversario. Tutto fatto così naturalmente da sembrare facilissimo.
Dopo 562 partite ufficiali, di cui 111 in Grigio, in cui è stato artefice e protagonista di vittorie prestigiose come la Coppa Italia di Serie C e la storica promozione in Serie B, Alessandro Gazzi ora cambia veste, ma non cambia maglia e colori per farci vivere ancora l’esempio quotidiano e silenzioso del bello del calcio”.
Ora la prima opera editoriale. Dal campo alla scrittura. Dal pallone alla penna. Il lavoro e il sacrificio come costanti.