Si dice che se un amore è vero, intenso e duraturo si può ricordare perfettamente il momento in cui è nato. Dev’essere stato così quando a Firenze si è accesa la scintilla per il “football”. Un pomeriggio di maggio del 1898 i giovani inglesi residenti nel capoluogo toscano si ritrovarono nel Palazzo dell’Arte della Lana perché avevano deciso che era arrivato il momento: anche Firenze doveva avere un “football club” come Torino e Genova prima di lei.
Si decise che la prima squadra cittadina si sarebbe chiamata Florence FC e che avrebbe indossato una maglia biancorossa, in onore dello stendardo cittadino. Il primo presidente fu l’allora sindaco Piero Torrigiani (foto piccola sotto, a sinistra), figura fondamentale per lo sviluppo cittadino a cavallo tra i due secoli. Il contagio era iniziato: per i primi anni gruppi di giovani fiorentini, affascianti dalle maglie a scacchi e dai palloni in cuoio, sfidarono i maestri inglesi al Parco delle cascine.
Ma ben presto sarebbero comparse sulla scena altre casacche altrettanto iconiche. Nel 1907, il signor Melloni e il signor Capanni fondarono la prima squadra completamente autarchica di Firenze, l’Itala FC. Il nuovo sodalizio scelse come sede via Maggio. Dilladdarno i giovani toscani poterono finalmente ritrovarsi per giocare indossando qualcosa che fosse simile a delle divise e non sentirsi inferiori agli altezzosi inglesi che già da anni occupavano il prato del Quercione. Se il 1907 regala a Firenze una squadra capace di rivaleggiare con la corazzata Florence FC è il 1908 che fa nascere in città altre realtà che saranno fondamentali per il diffondersi del Gioco nella culla del rinascimento.
A Campo di Marte, dove oggi sorge lo stadio Artemio Franchi, viene fondata la Juventus Firenze, per omaggiare la squadra torinese vengono addirittura scelte delle divise bianconere. Purtroppo, i bianconeri di Firenze non avranno la stessa fortuna dei loro “cugini” torinesi visto che si scioglieranno appena 5 stagioni dopo la loro fondazione. Ben altro destino toccherà invece al Firenze FBC, coscritto della Juventus, che conquisterà 3 campionati toscani di fila. Ad inizio ‘900 lo sport più popolare in Italia era il ciclismo, disciplina in cui Il Club Sportivo Firenze eccelleva.
Per rimanere al passo con gli altri club cittadini e non farsi fagocitare dalla sempre maggiore espansione del football la polisportiva nata nel 1903 decise di dotarsi di una sezione calcistica. Appena dieci anni dopo la fondazione del Florence FC Firenze poteva contare ben sei squadre, il contagio aveva raggiunto il suo apice. Ma nel 1908 non nacquero solamente le squadre che abbiamo elencato, il 1908 fu anche l’anno del primo derby ufficiale disputato in terra fiorentina. Come sempre, quando si parla di football e di nuove invenzioni, bisogna menzionare i maestri inglesi.
L’inglese protagonista della nostra storia si chiama Charles Holdgate, segretario-giocatore del Florence FC, che si fa venire un’idea: una sfida tra la sua squadra e quella degli “italians” che avrebbe assegnato il campionato toscano.
L’idea piacque molto anche ai fondatori dell’Itala che, in accordo con Holdgate, stabilirono la data e il luogo per il primo derby di Firenze. Il primo marzo il Florence FC e l’Itala si sarebbero sfidate sul prato del Quercione per assegnare il campionato toscano. Tutto era pronto, l’Itala voleva dimostrarsi all’altezza, il Florence confermare l’egemonia sulla città ma una disgrazia rese vana l’attesa: Holdgate non ce la fece, a poche ore dal calcio d’inizio un malore non gli lascio scampo.
Le due squadre, però, erano pronte a sfidarsi e decisero di scendere in campo comunque, cosi venne stabilito che il primo derby fiorentino sarebbe stato intitolato proprio al giocatore del Florence FC scomparso; per onorare al meglio la memoria del compagno i giocatori inglesi si imposero 2-0 sulla formazione autarchica e si aggiudicarono il Memorial Holdgate. Il derby venne consegnato agli archivi e i ventidue giocatori già non vedevano l’ora di affrontarsi di nuovo. L’attesa non fu molto lunga, appena 20 giorni. Questa volta si sarebbe giocato per il titolo di campione toscano, il 22 marzo andò in scena il secondo atto del derby, lo scenario era lo stesso ma il risultato fu diametralmente opposto a quello visto nella prima sfida. L’itala vinse di misura e si potè fregiare del titolo di primo campione toscano. A nemmeno un anno dalla fondazione dell’Itala i ragazzi fiorentini riuscirono a battere i maestri inglesi.
Finalmente Firenze era sulla mappa del “football” italiano, adesso, le due grandi squadre della città erano attese al salto di qualità. Purtroppo per il panorama calcistico fiorentino questo salto di qualità non avvenne mai: la Juventus Firenze si sciolse pochi anni dopo la sua fondazione e il Florence FC, squadra decana del calcio fiorentino, decise di interrompere la sua attività a ridosso del primo conflitto mondiale. Firenze perdeva così due elementi che costituivano una parte fondamentale per il movimento calcistico cittadino. Ma i giocatori di queste compagini non appesero le scarpe al chiodo, molti di loro, ormai innamorati del calcio andarono a rinforzare le fila della sezione calcistica della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, nata nel 1912. Gli anni della guerra svuotarono i prati e riempirono i campi di battaglia.
In questo momento di crisi appare un personaggio che sarà fondamentale per rifondare il calcio toscano e dare nuova vita alla città di Firenze: il marchese Luigi Ridolfi. Figura di spicco del neonato partito fascista cittadino, il marchese venne incaricato dal gerarca locale di dare a Firenze una squadra in grado di poter competere con le realtà già affermate del nord Italia. Nel frattempo però lo scenario cittadino era completamente mutato, le due squadre più importanti erano anche le due più giovani: la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e il Club Sportivo Firenze. Il marchese decise che le due squadre si sarebbe dovute unire per creare la Squadra.
Il primo tentativo del marchese non andò a buon fine, principalmente per colpa del clima politico che si respirava nel paese a seguito del delitto Matteotti, ma il marchese, più determinato che mai a raggiungere il suo obbiettivo non si fece scoraggiare e lasciò calmare le acque.
Due anni dopo quel primo tentativo ritentò ciò che sembrava impossibile e un giorno di agosto del 1926 finalmente potè dirsi soddisfatto, la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e il Club Sportivo Firenze si unirono in un’unica squadra, era nata la Fiorentina.
Niccolò Frangipani