Al campionato mondiale di Francia 1998 ricordiamo che il portiere della nazionale scozzese Jim Leighton si presentò tra i pali senza i denti incisivi superiori e con uno spesso strato di vaselina a ricoprire le sopracciglia. Un “look” assolutamente inusuale per un calciatore professionista.
Ma James “Jim” Leighton, di fatto, è stato un portiere fuori dal comune. Titolare della maglia numero 1 della nazionale di Scozia in ben tre edizioni del mondiale di Calcio (1986,1990,1994) partecipò come terzo portiere, senza mai scendere in campo, anche al mondiale di Spagna 1982. Più somigliante ad un giocatore di rugby che non ad un giocatore di calcio Leighton incarnò nel pieno senso del termine la figura del “Braveheart” scozzese. Spericolato nelle uscite, deciso e risoluto in ogni occasione, il nostro, si immolò totalmente alla causa che è propria dei numeri 1 e quei denti incisivi che gli mancavano ai tempi di Francia 1998 erano il biglietto da visita di un “temerario”.
Titolare inamovibile della formazione scozzese dell’Aberdeen per dieci stagioni dal 1978 al 1988 nella stagione 1982-‘83 Leighton & Company (all’epoca allenati da Sir Alex Ferguson) salirono agli onori della cronaca per la storica vittoria nella Coppa delle Coppe. Quindi Leighton seguì Ferguson a Manchester, sponda United, nel 1988. Dopo tre stagioni in maglia United passò (senza fortuna) all’Arsenal prima di far ritorno, nella stagione 1992-‘93 in Scozia a difendere i pali del Dundee United. Quindi l’anno successivo passo a vestire la maglia dell’Hibernian dove rimase titolare fino al 1997. Chiuse la carriera con le ultime tre stagioni passate lì, all’Aberdeen, dove tutto era cominciato.
Ritornando alle avventure mondiali di Leighton il nostro vestì la maglia da titolare nel mondiale di Mexico 1986 nelle tre sfide perse contro Danimarca (sconfitta per 0-1) Germania Ovest (sconfitta per 2-1) e nell’inutile pareggio finale con l’Uruguay (0-0). Nel mondiale italiano del 1990 Leighton era tra i pali scozzesi nella gara persa contro il Costarica (0-1), nella vittoria con la Svezia (2-1) e nella sconfitta che costò l’eliminazione alla Scozia patita per opera del Brasile che trovò il gol della vittoria solo al minuto 82 con una prodezza di Muller.
La mancata qualificazione della Scozia al mondiale di Usa 1994 rinviò la settima presenza mondiale di Leighton a quattro anni dopo. Il 10 giugno 1998 allo stadio Saint-Denis di Francia la storia mondiale per Leighton e la sua Scozia ripartì dal Brasile. Anche questa volta la spuntarono i brasiliani per 2 reti a 1. Quindi seguì il pareggio per 1-1 contro la Norvegia. La nona e ultima presenza mondiale di Leighton ebbe l’amaro sapore della sconfitta patita per mano del Marocco che piegò la Scozia per 3-0.
Le 91 presenze collezionate con la maglia della nazionale scozzese in quei sedici anni tra il 1982 e il 1998 lo collocano al primo posto tra i portieri. Più presenze del “nostro” con la maglia nazionale le può vantare solo un signore di nome Kenny Dalglish. Onore, sempre, a James “Jim” Leighton. Un Eroe del suo tempo. Un vero “Braveheart”.
Fonte: “Alla fine del primo tempo. Appunti di calcio romantico”