Giugno 1998. Addio Andoni. Il calcio spagnolo salutò il suo campione più rappresentativo. Zubizarreta lasciò il calcio dopo anni di onorata carriera e 126 presenze con la maglia della nazionale. Con un breve comunicato stampa Zubi, allora 36 anni, annunciò che non avrebbe più indossato guanti e scarpini per guadagnarsi da vivere. Il “portierone” ha descritto la sua carriera come “la storia dei sogni di un bambino di Aretxabaleta che tutte le domeniche sera si lasciava prendere dalla fantasia e sognava di essere Iribar”. Iribar fu il portiere della nazionale spagnola negli anni ’70.
L’addio di Zubi durò 2 minuti e 32 secondi: tanto gli servì per leggere un comunicato. Poi niente domande. Zubizarreta ringraziò tutti quelli con cui ha lavorato durante la sua carriera, soprattutto la sua famiglia e il ct della nazionale Javier Clemente. “Alla fine, e come sempre da tempo, è arrivato il momento del riposo, alla fine bisogna smettere di giocare. Alla fine è arrivato questo giorno che ciascun giocatore non sa mai quale sarà. Io ha avuto la fortuna di poter scegliere il momento per dire addio al calcio, ai campi, alle preparazioni, alle polemiche, ai nervi, alle tensioni, ai viaggi, alle botte, agli infortuni”, disse.
“Mi sento orgoglioso … orgoglioso di quello che ho ottenuto. Di come lo ho ottenuto, orgoglioso perchè il calcio non regala niente a nessuno”. E poi l’elogio a Clemente. “C’è una persona che non ha mai dubitato di me, che con la sua fiducia mi ha fatto passare il nervosismo, qualcuno che ha sempre avuto una frase, una voce, un gesto nei momenti difficili. Grazie Javi. Il calcio ha bisogno di te”.
Il portiere basco finì la breve conferenza stampa parlando della sua famiglia, e in particolare di sua moglie Anne. “Senza di te, Anne, questa storia non sarebbe stata così”.
Durante la sua lunga carriera Zubizarreta ha giocato 622 incontri nella Liga spagnola, vincendo sei titoli nazionali, una Coppa del Re, una Supercoppa, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe e una Coppa Campioni. Una carriera che si è consumata essenzialmente in tre squadre: Athletic Bilbao, Barcellona e Valencia.