Non tutti sono fuoriclasse come Messi e Ronaldo, ma in compenso molti hanno la loro stessa passione per il calcio. E, se la passione va al di là del denaro, c’è chi può dimostrare di averne persino più dei due fenomeni del nostro millennio. Prolungano la carriera non certo per soldi, ma perché proprio non riescono a fare a meno dei campi da calcio.
Nella consueta rubrica “Tempi Supplementari” del giornalista Alberto Cerruti su La Gazzetta dello Sport, si parla delle scelte dei tre campioni Buffon, Palacio e Ribery che si sono rimessi in gioco in serie B o in provincia facendo trionfare la passione per il calcio. Bello il pensiero dedicato al capitano e numero uno del Parma. “Dall’alto dei suoi 43 anni, Buffon è l’ideale capitano di chi non si vuole arrendere all’età, perchè come dice il grande Zico soltanto i calciatori muoiono due volte: quando lasciano il calcio e poi la Terra“.
Signor portiere. “Il problema, ovviamente, è non trascinare la passione in compassione, ma come si è visto nelle prime due giornate Buffon è ancora un signor portiere, capace di fermare gli avversari prima del tempo che passa“.