Si mette a nudo come non mai aveva fatto, prima di tutto davanti a se stesso, Sebastiano Nela, conosciuto e amato dai tifosi della Roma e non solo col nomignolo di Sebino, nell’autobiografia “Il vento in faccia”, che firma con Giancarlo Dotto, pubblicata da Piemme. Vittorie, sconfitte, l’abbraccio dei tifosi, gli amori sfortunati e, da ultimo, la malattia come grande sfida da vincere, l’ex terzino giallorosso si racconta senza compromessi.
“Date a Sebino un bicchiere di rosso, due o tre amici al tavolo e accetterà di scendere nel pozzo più buio. Questo libro è il pozzo della sua vita. La vita per come gli si è rivelata, alla sua anima delicata dentro un corpo da guerriero: il vento in faccia e la paura che questo vento un giorno smetterà di soffiare” scrive Dotto nell’introduzione.
“Picchia Sebino!” lo incitavano allo stadio: è arrivato il momento di raccontare come Sebastiano è stato picchiato. “L’incredibile Hulk”, altro soprannome coniato dai tifosi che lo hanno visto sfrecciare e lottare in campo per un quindicennio, si strappa per l’ultima volta le vesti e si trasforma nell’opposto di un supereroe. E, proprio per questo, in un eroe definitivo e definitivamente credibile.
“Il vento in faccia’” è un viaggio spericolato tra vittorie e soprattutto sconfitte, gli applausi dello stadio e gli sfregi del destino, l’abbraccio dei tifosi e gli amori sfortunati, l’impeto e le debolezze, la salute prorompente e la malattia spaventosa, la gioia impossibile da manifestare e quelle lacrime che non bisogna vergognarsi di versare in pubblico. Sebastiano è uno strano impasto di uomo, gentile e insieme selvaggio. In conflitto permanente con se stesso. Ha visto e vede la morte negli occhi, se ne frega dei convenevoli. “La partita più tosta, più ignorante della mia vita? Contro il cancro al colon, un nemico sconosciuto”.
Nato a Rapallo nel 1961 Sebastiano “Sebino” Nela ha vestito le maglie di Genoa, Napoli e, soprattutto, della Roma, oltre che della Nazionale italiana. Terzino a tutta fascia, mix raro di tecnica, potenza, temperamento e velocità, è stato una colonna dei giallorossi dal 1981 al 1992. Il calciatore più vincente della storia romanista, avendo conquistato uno scudetto, tre Coppe Italia e due finali europee.