Va bene, settembre 2007, all’Old Trafford la difesa del Manchester United era piuttosto raffazzonata: Bardsley, Evans, Pique, Simpson. Tutti giovanotti in cerca di gloria, dietro i vari Ferdinand, Vidic o Brown. Per cui l’impresa del Coventry, che ha eliminato i Red Devils dalla Coppa di Lega in casa loro, è, sì, da consegnare agli annali, ma forse con l’asterisco. Non roviniamo, però, la notte magica dell’uomo che ha realizzato una simile impresa: Michael Mifsud, il “Messi maltese”. I suoi due gol hanno steso lo United.
Nell’isola del Mediterraneo dove si parla inglese come seconda lingua, Mifsud (nato nel 1981 a Pietà, paesino di quattromila abitanti) è considerato al pari di una celebrità. Per molti è “il miglior giocatore maltese di tutti i tempi”. Capirete, non che da La Valletta e dintorni siano stati generati campioni; ma Michael ha qualcosa in più. Da allora, sicuramente, i tifosi del Manchester United faranno fatica a dimenticare questo attaccante alto 164 centimetri. Uno che, quando è arrivato in Inghilterra, ha dichiarato: “Sogno di indossare la maglia dei Red Devils”.
L’attaccante maltese ha iniziato la sua carriera in patria, nello Sliema Wanderers. Poi, a 20 anni, la prima fuga: direzione Germania, Kaiserslautern. Due anni e poi, forse per la saudade, il ritorno a casa, sempre allo Sliema. Ma niente, la voglia di espatriare è troppo forte; altro giro, altro campionato.
Si va in Norvegia, al Lillestrøm. Tre stagioni piuttosto proficue, fino al gennaio 2007. Nicky Adams, tecnico del Coventry, cercava attaccanti in Norvegia per rinforzare gli Sky Blues. Nota Mifsud e lo mette subito sotto contratto per tre anni. Peccato che due giorni dopo Adams venga silurato dal club. Il maltese, così, perde il suo mentore; ma per poco, visto che Ian Dowie, il successore, lo reputa una pedina fondamentale.
E lui, Mifsud, l’ha dimostrato, per la gioia degli 11mila tifosi degli Sky Blues giunti all’Old Trafford. Nel gennaio 2009 viene acquistato in prestito da un’altra squadra della Championship, il Barnsley. Poi il Coventry City gli rescinde il contratto. Dopo un periodo di inattività, ritorna in patria per giocare con il club del Valletta.
Nel 2018, dopo la doppia vittoria di campionato e coppa si accasa al Birkirkara, prima di stipulare un contratto con i Sirens. L’esperienza con la squadra di San Pawl il-Baħar è però di breve durata: nel gennaio 2021 infatti Mifsud rescinde il contratto per motivi personali, accasandosi pochi giorni dopo al Mosta. Nella carriera ci sono anche le esperienze con il Qormi, lo Sliema e gli australiani del Melbourne City.
Con la Nazionale di Malta ha segnato 41 gol, questo lo porta al primo posto nella classifica dei massimi goleador isolani. Debuttò il 10 febbraio 2000 in una partita giocata contro l’Albania disputata nello stadio Ta’ Qali, mentre il suo primo gol risale al 25 aprile 2001 contro l’Islanda; nelle qualificazioni ad Euro 2008 ha segnato 3 gol. Il 26 marzo 2008, nell’amichevole contro il Liechtenstein, segnò 5 gol nella più grande vittoria di sempre della Nazionale maltese, il risultato finale fu di 7-1.
Nella gara di qualificazione mondiale contro l’Italia del 26 marzo 2013, persa 0-2, ha fallito un rigore decisivo sullo 0-1 ed ha colpito una traversa pochi minuti dopo. Il 7 giugno 2013 realizza contro l’Armenia il gol partita che permette alla sua Nazionale di ottenere dopo vent’anni una vittoria in una gara esterna non amichevole. L’ultima infatti risaliva al maggio 1993 contro l’Estonia (0-1), durante le qualificazioni a Usa ’94. Lascia la sua Nazionale dopo una militanza ventennale nel 2020: l’11 novembre viene infatti comvocato dal Ct. Devis Mangia per disputare la sua ultima partita contro il Liechtenstein, nella quale realizza anche la sua ultima rete. Chiude l’esperienza nella rappresentativa maltese con 143 presenze e 42 reti realizzate.