Gigi Manueli, veramente “tanta roba”
Mar 25, 2021
Nel Varese

È vero, Gigi Manueli è sempre stato “tanta roba”. Nel senso che ha sempre avuto tanta classe, della quale le varie squadre in cui ha giocato hanno sempre beneficiato. Centrocampista duttile, fu utilizzato sia in mediana che, all’occorrenza, sulle fasce per la sua capacità di scattare, saltare l’uomo e piazzare cross. Gianni Di Marzio, che lo allenò al Genoa, ne apprezzava la capacità di farsi trovare libero da marcature.

Scoperto dai talent-scout dell’Alessandria Giuseppe Cornara ed Aldo Zaio, crebbe sotto la guida dell’allenatore delle giovanili Mario Pietruzzi;  fu convocato in prima squadra il 7 giugno 1970, in occasione della gara di serie C tra i Grigi ed il Padova. Il 18 luglio 1972 l’Alessandria Juniores, allenata da Giorgio Tinazzi, si laureò Campione d’Italia tra i semiprofessionisti: Manueli, che ne era capitano, segnò una decisiva doppietta nella finale di Rimini contro il Giulianova, squadra di Renato Curi. A partire dalla stagione 1972-‘73 divenne titolare in prima squadra. Con l’Alessandria vinse la prima Coppa Italia Semiprofessionisti ed ottenne la promozione in serie B al termine della stagione 1973-‘74. Tra i cadetti si distinse, segnando otto reti ma non riuscendo ad evitare la retrocessione della sua compagine. Fu dunque ceduto al Varese assieme al compagno di squadra Dalle Vedove. Dopo due stagioni lasciò Varese per Bergamo: l’11 settembre 1977 debuttò in serie A, in Atalanta-Perugia 1-1. Tornato a Varese nel 1979, ottenne in seguito due promozioni consecutive in massima serie, nel 1980-‘81 con il Genoa e nel 1981-‘82 con il Verona. Con gli scaligeri giocò anche la finale d’andata di Coppa Italia 1982-‘83 e dieci incontri in massima serie, sempre nella stessa stagione.

Manueli nell’Atalanta 1977-’78: è il sesto accosciato, partendo da sinistra
Manueli in un undici del Genoa 1979-’80: è il secondo accosciato, da destra. L’allenatore è Gianni Di Marzio (con la giacca)
 

In carriera ha totalizzato complessivamente 31 presenze e 2 reti in serie A e 206 presenze e 20 reti in B. Nel 1983 lasciò Verona per tornare dopo otto anni, ad Alessandria. La nuova esperienza tra i Grigi, caduti nel frattempo in serie C2, durò fino al 1987.

Il Verona  1982-’83, In piedi, da sinistra:  Alberto Torresin, Antonio Di Gennaro, Pietro Fanna, Roberto Tricella, Luciano Spinosi, Wladyslaw Zmuda, Claudio Garella. Al centro, da sinistra::  Luigi Manueli, Dirceu, Mario Guidetti, Sacchetti, Emidio Oddi, Luciano Marangon. Accosciati, sempre da sinistra: Mauro Gibellini, Domenico Penzo, Guglielmi, Domenico Volpati, Adriano Fedele

In questo periodo la squadra cinerina conquistò tre terzi posti, non sufficienti per la promozione nella categoria superiore, ed una retrocessione in Interregionale, giunta al termine di una stagione tumultuosa per problemi economici che affliggevano la società: il veterano Manueli – sempre con la “barra dritta” – fu capitano di un gruppo di calciatori esordienti. Con 232 gare ufficiali disputate (tra campionato e Coppa Italia) è il decimo calciatore più presente in maglia grigia.

In azione con la maglia dell’Alessandria nel suo ritorno in riva al Tanaro

Passò poi alla Saviglianese ed infine alla Cairese, nel doppio ruolo di giocatore ed allenatore.

Mario Bocchio

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