Come eravamo: il calcio a Sinnai
Mar 5, 2021

Ecco il Sinnai negli anni Ottanta quando in Serie D giocava nel vecchio campo di Sant’Isidoro, ricavato in una cava di pietra arenaria. Ora al posto di questo campo c’è la Piazza Sant’Isidoro con le botteghe artigianali e altri servizi comunali. In paese sono due gli impianti di calcio, a Sant’Elena e a Bellavista, ma il calcio che conta è scomparso da anni. Sono due le società che operano quasi esclusivamente con le scuole calcio e il calcio giovanile. In tempi di magra fanno quello che possono all’insegna del puro dilettantisimo. Onore quindi a chi ancora si occupa dei ragazzi con la passione del calcio. Della storia di questa squadra ha scritto Antonio Serreli su “L’Unione Sarda”.

Una partita sul vecchio campo di Sant’Isidoro (foto Italo Orrù)


Quando il Sinnai, a inizio anni Ottanta giocava in Interregionale, ovvero in Serie D. Oggi gioca nell’Under 17.Tempi lontani anni luce, quelli del grande Sinnai che in quell’anno di grazia giocava con avversari come Olbia, Tempio Nuorese, Sorso Alghero, Calangianus e Ilvarsenal. Una delle partite più belle (ma a quei tempi sono state tantissime), tutte raccolte nella roccaforte del campo di Sant’Isidoro ricavato fra le rfocce dell’omonino quartiere allora ancora in espansione. Una della gare da ricordare, assieme a quella giocata contro l’Olbia, fu sicuramente quella del 30 ottobre del 1982 contro il formidabile Tempio di allora. Vinse il Sinnai per 2-0 con reti di Arbau, l’enfant prodige locale, e del lunghissimo Velati, centravanti di Quartu Sant’Elena. Un ragazzo che di testa era particolarmente forte. Ma quel giorno segnò anche il debutto di un 16enne di Pirri, Tonio Diana .

Cronaca di Sinnai-Tempio del 1982

Fu un esordio fantastico, ricordano le cronache, tra serpentine sulla fascia, cross al centro con gli avversari letteralmente in bambola. Un ragazzino straordinario che i tifosi di mezza età e oltre, ricordano ancora con tutti i beniamini di allora: Serra, Mulliri, Mascia, Murtas, Picciau, Pinna, Velati, Diana, Arbau, i fratelli Uras, Piras. E poi Serreli, Picciau, Durzu, Orrù, e tanti altri ancora arrivati di seguiti. A guidare la squadra contro il Tempio era stato l’allenatore Giorgio Orani, altra figura indimenticabile del calcio sardo. Seguirono altri tecnici come Urru, Mirtillo, Del Giudice, Varsi per finire a Ginfranco Pau che poi divenne il patron della squadra.

E tra i massimi dirigenti Cosimo Perra, indimenticabile patron di un Sinnai sempre più forte, Salvatore Cinus, Pasquale Deiana (segretario factotum), Alberto Monni, Mariano Pinna che portò a Sinnai a giocare in amichevole addirittura il Bayer Monaco di Giovanni Trapattoni, mentre a Sinnai arrivavano il sabato diverse squadre di serie A per le rifiniture, prima delle gare della domenica col Cagliari.Tempi forse irripetibili. Il Sinnai è stato anche questo. Un grande Sinnai anche quello degli anni Novanta ai tempi di Gianfranco Pau, di Mariano Giglio, di Salvatore Puddu e di altri storici dirigenti. Poi l’arrivo a inizio anni Duemila di Anna Maria e Gianni Cannas che fecero ugualmente tantissimo per il Sinnai tenendolo in Promozione. Poi il declino. Oggi il Sinnai gioca nell’under 17 ma ha una buona scuola calcio. Tornare al passato sarebbe una impresa ciclopica. Ma anche i dirigenti di oggi e i ragazzini di oggi meritano un applauso per lo sforzo che continuano a fare per tenere vivo il nome del Sinnai.

Condividi su: