Ciao “Cicala”!
Feb 25, 2021

È  morto all’età di 81 anni Lamberto Leonardi, l’allenatore che per due volte centrò l’impresa di portare la Torres dalla serie C2 alla C1. Ci riuscì nel 1986-’87, con una squadra leggendaria nella quale si mise in evidenza un giovanissimo Gianfranco Zola. E fece il bis nel 1999-2000, compiendo un’impresa assolutamente inattesa e sfiorando l’anno successivo il salto in serie B. Bebo Leonardi era nato a Roma l’8 agosto 1939 e prima di diventare allenatore aveva avuto un’ottima carriera come calciatore nella massima serie, indossando tra le altre le maglie di Roma e Juventus.

Leonardi e Giancarlo De Sisiti alla Roma
Al Varese nel 1966

Cresciuto nella Roma, dove gli affibbiarono il soprannome di “Cicala”, esordì in serie A con la maglia giallorossa il 7 maggio 1959 contro la SPAL poi venne ceduto al Cosenza in Serie C. Prima di tornare a Roma, giocò due anni in B con Prato e Modena. In giallorosso giocò ancora per quattro stagioni, dal 1962 al 1966, totalizzando 74 presenze e 5 reti. Nel 1966 si trasferì a Varese e con i biancorossi ottenne la promozione in serie A, facendo coppia in attacco con il giovanissimo Pietro Anastasi e mettendo a segno 11 reti in 33 partite. Con la squadra del commendator Giovanni Borghi, nella quale, nel frattempo, era arrivato il libero Armando Picchi dall’Inter, giocherà nella massima serie ancora due stagioni, segnando 9 volte in 53 partite.

 Nella stagione 1969-‘70 passò alla Juventus dove ritrovò l’amico Anastasi. Dopo un avvio disastroso ed il conseguente allontanamento dell’allenatore argentino Carniglia, sotto la guida di Ercole Rabitti, i bianconeri rimontarono posizioni su posizioni fino a contendere sino alla fine lo scudetto al Cagliari di Gigi Riva. In campionato Leonardi scese in campo 28 volte mettendo a segno 5 reti, mentre in Coppa delle Fiere realizzò 2 gol in 4 partite, ma i bianconeri furono eliminati già al secondo turno dall’Hertha Berlino. Per la Juventus la stagione successiva fu quella del grande ringiovanimento: tornano dal prestito Causio e Bettega, arrivano da Roma Capello, Spinosi e Landini ed il trentenne Leonardi, insieme a Leoncini, venne ceduto all’Atalanta in serie B. Ottenuta subito la promozione in A, nel 1971-‘72 contribuì con 2 gol alla salvezza degli orobici prima di chiudere la carriera da professionista con il Mantova in Serie B. Decise poi di disputare un’ultima stagione in serie D a Benevento dando una grossa mano per la promozione in serie C. Da calciatore professionista in campionato, nell’arco di 16 anni compresi tra il 1957 ed il 1973, collezionò 315 presenze e 40 reti.

Leonardi è stato anche alla guida della Salernitana in due diverse stagioni di C1 (1980-‘81 e 1988-‘89) entrambe culminate con il raggiungimento della salvezza. La prima stagione di Leonardi a Salerno fu quella segnata dal tragico terremoto che mise in ginocchio l’Irpinia e diverse zone della provincia di Salerno. In granata collezionò un dodicesimo posto nel campionato di serie C.

Ancora nella Juve, in buona compagnia

Leonardi a Salerno rilanciò Agostino Di Bartolomei, leader e capitano dei granata che, con Pasinato in panchina, era finito ai margini della prima squadra.

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